GIANCARLO AULIZIO
Cronaca

Modigliana e Tredozio, sfida al rischio siccità

Presentati in assemblea pubblica i due interventi in embrione da parte di Romagna Acque: un invaso a uso potabile e il potenziamento della rete .

Il tavolo dei relatori all’assemblea pubblica di giovedì sera a Modigliana, presenti i due sindaci Jader Dardi e Gianni Ravagli con i vertici di Romagna Acque- Società delle Fonti

Il tavolo dei relatori all’assemblea pubblica di giovedì sera a Modigliana, presenti i due sindaci Jader Dardi e Gianni Ravagli con i vertici di Romagna Acque- Società delle Fonti

All’assemblea pubblica partecipata giovedì scorso a Modigliana nella sala Bernabei, promossa dai due Comuni della valle del Tramazzo, Modigliana e Tredozio, e da Romagna Acque-Società delle Fonti, erano presenti i due sindaci rispettivamente Jader Dardi e Gianni Ravagli e per la società dell’acquedotto il presidente Tonino Bernabè, il vice presidente Roberto Biondi e il direttore Gian Nicola Scarcella.

Sono stati presentati due importanti interventi, finanziati nei programmi di Romagna Acque: il potenziamento dell’acquedotto della valle del Tramazzo; la realizzazioen di un invaso di acqua a uso potabile della portata di 127.000 metri cubi che sfrutterà un’ansa naturale del fiume Tramazzo, con l’erezione di una diga alta circa 15 metri e l’acqua pompata in caso di bisogno verso Tredozio.

"Una ricerca dettagliata – per Dardi –, un intervento funzionale per dare risposta al fabbisogno di acqua potabile della popolazione e meno onerosa rispetto ai costi stimati per gli altri interventi valutati". La necessità sorse nell’estate del 2017 quando la grave siccità portò a una emergenza idrica per cui Romagna Acque decise di esaminare soluzioni migliorative, dato che i due Comuni non sono interconnessi alla rete principale dell’Acquedotto della Romagna, quella della diga di Ridracoli, ma sono serviti da alcune fonti locali in gestione alla società stessa dal 1° gennaio 2011: sorgenti a monte dell’abitato di Tredozio e l’impianto di potabilizzazione di Campatello (271 m s.l.m) nel Comune di Modigliana ,che preleva dal fiume Tramazzo. Studiate sette alternative progettuali, si è scelta la settima per un bacino di accumulo ‘a fossa’ fuori alveo a valle dell’impianto di Campatello.

I vantaggi sono: creare una nuova fonte di approvvigionamento locale a sostegno della vallata, mantenendo inalterati gli equilibri di fornitura dell’Acquedotto della Romagna; non abbandonare l’impianto di Campatello, anzi potenziarlo. Gian Nicola Scarcella, intervenuto dopo il presidente Bernabè e dopo il vice presidente, il modiglianese Biondi, ha ricostruito con 37 slide lo studio effettuato.

"Il percorso progettuale – ha spiegato Scarcella – ha preso avvio nella seconda metà del 2021 con indagini dettagliate e sopralluoghi eseguiti dai tecnici di Romagna Acque, fino alla proposta finale al termine del 2022 presentata all’Atersir – l’Agenzia regionale di controllo per il sistema idraulico –, che ha riconosciuto l’investimento stimato per un importo di 13,5 milioni".

"Nell’assemblea – hanno sottolineato i sindaci Dardi e Ravagli – abbiamo voluto condividere e rinnovare l’informazione del percorso che abbiamo seguito per la definizione di una proposta a cui è oggi opportuno dare seguito". Sono seguite domande e riflessioni del pubblico. E’ stato chiesto di quanto sarà l’aumento nella bolletta dell’utenza a seguito di questi interventi. Risposta: "Dipende dal distributore Hera". L’ex sindaco di Tredozio Luigi Marchi ha suggerito la ricerca di nuove sorgenti di cui il territorio è ricchissimo, a partire dallo stesso monte Busca, per il quale lui stesso aveva commissionato studi rivelatisi molto interessanti.

Giancarlo Aulizio