Moglie e figlia nel mirino. Maltrattamenti e minacce: medico rinviato a giudizio

Un 40enne professionista andrà a processo il prossimo novembre per avere messo in atto, fin dal 2012, reiterate violenze domestiche.

Moglie e figlia nel mirino. Maltrattamenti e minacce: medico rinviato a giudizio
Moglie e figlia nel mirino. Maltrattamenti e minacce: medico rinviato a giudizio

Maltrattamenti in famiglia, minacce di morte alla moglie e stalking: con queste accuse è stato ieri rinviato a processo un medico 40enne residente a Forlì, difeso dall’avvocato Gianluca Malavasi. Stando alle accuse (formulate dal pm Laura Brunelli) l’uomo avrebbe messo in atto le sue condotte ritenute penalmente rilevanti ai danni della moglie di 34 anni e della figlia di 7. A seguito dell’ordinanza emessa dal giudice dell’udienza preliminare, Ilaria Rosati, il processo è stato fissato per il 15 novembre.

La trama s’innesca la notte del 16 ottobre 2021. Quando la moglie dell’uomo, "esasperata e spaventata per i continui soprusi e gli eccessi d’ira dell’indagato" (si legge nelle dichiarazioni d’accusa) allerta i carabinieri.

Da quel momento i rapporti tra i coniugi diventano, se possibile, ancora più precari. L’uomo stesso si rivolgerà alla polizia. Sostenendo che la moglie non le farebbe più vedere la figlia. Gli agenti però, analizzando successivamente la situazione, intimano all’uomo di allontanarsi da casa. Lui non accetta. La procura avvia così la procedura del codice rosso, per tutelare l’incolumità di moglie e figlia (assistite in aula dall’avvocato Andrea Romagnoli).

In base alle risultanze raccolte dalla procura, il medico avrebbe, nel corso del tempo, maltrattato e minacciato più volte la moglie. Il fascicolo investigativo parla di "offese reiterate" nei confronti della donna e diversi episodi di violenza domestica, con l’aggiunta di minacce del tipo "vi faccio fuori tutte e due", frase che l’indagato avrebbe pronunciato nei confronti della moglie e d’un suo presunto amante.

Stando alle indagini, i maltrattamenti sarebbero cominciati addirittura nel 2012. Non solo. La procura contesta anche il fatto che – dopo la separazione – il 40enne professionista avrebbe omesso di pagare le spese per il mantenimento della figlia. Dal canto suo l’indagato è partito con una controffensiva, denunciando la moglie di calunnia, estorsione, violenza privata, esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Tutte denunce subito archiviate dalla magistratura forlivese.

Nel settembre dello scorso anno la donna si vede poi costretta a firmare altre denunce, per un’aggressione, con annesse minacce di morte, che avrebbe subito in un parco pubblico. In quell’occasione la donna s’è fatta refertare al pronto soccorso per "un trauma distorsiso cervicale".

La moglie, presente in aula, s’è costituita parte civile, richiedendo danni morali e fisici subiti nel corso degli anni.