PAOLA MAUTI
Cronaca

Montone, Bagnara (M5S) chiede gli atti al Consorzio di Bonifica

Nel mirino del consigliere comunale la condotta che nell’argine del fiume porta l’acqua alla chiusa della rottura. "Servono poi l’elenco delle tombinature e notizie sull’idrovora di via Martiri delle Foibe".

Montone, Bagnara (M5S) chiede gli atti al Consorzio di Bonifica
Montone, Bagnara (M5S) chiede gli atti al Consorzio di Bonifica

Dal consigliere pentastellato Franco Bagnara è stata avviata una richiesta di accesso agli atti nei confronti del Consorzio di Bonifica, al fine di conoscere le modalità di costruzione della condotta che, con un balzo di cinque metri, porta l’acqua del Montone alla chiusa che, il 15 maggio, è stata travolta dal fiume. La rottura della chiusa ha provocato il crollo del muro di sostegno e dell’argine per un tratto di oltre venti metri. Un cedimento, una "breccia che ha determinato – si legge nella nota del pentastellato – la devastante inondazione che ha travolto il quartiere Romiti ed è arrivata fino alla Cava e a Villanova".

Nel dettaglio, "al fine di studiare e fare chiarezza – spiega Bagnara –, ho richiesto tutti gli elaborati scritto-grafici dei lavori, effettuati circa un paio di anni fa, alle due paratoie e la verifica degli standard di sicurezza idraulica della fornitura e messa in opera delle condotte nell’argine del fiume Montone nel quartiere Romiti, oltre alla relativa autorizzazione da parte dell’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione". Inoltre, il consigliere sottolinea il fatto che a tutt’oggi, non sia stata ancora rimessa in funzione l’idrovora di via Martiri delle Foibe, la Fontana 2, la cui rottura al momento dell’alluvione "ha determinato la devastazione definitiva del quartiere".

Bagnara prosegue con la richiesta di ulteriori delucidazioni: "Ho anche reiterato la richiesta di ricevere l’elenco e la cartografia suddivisa per quartieri delle tombinature degli scoli consorziali all’interno del territorio comunale". Infine, fa riferimento all’introduzione della figura del sorvegliante idraulico: "Sarà oggetto di un mio specifico intervento nell’audizione con l’Ente, all’interno della Commissione consiliare di indagine e studio sull’emergenza alluvione, dove ricorderò anche che la manutenzione e regimazione delle acque non è in capo al sindaco".

L’azione intrapresa da Bagnara fa seguito a una precedente iniziativa con la quale all’indomani dell’alluvione chiedeva, sempre con procedura di accesso agli atti al Consorzio di Bonifica, informazioni riguardo alla manutenzione del Canale Emiliano Romagnolo: "Dal 19 maggio, attendo di ricevere le Schede del Piano di Controllo e manutenzione del Cer, ma soprattutto di conoscere le manovre adottate dai tecnici e addetti al telecontrollo nella paratoia sotto al fiume Montone fra il comune di Forlì e quello di Faenza e, a tal riguardo, sapere le motivazioni per cui non era stata chiusa. Il consigliere conclude rivolgendosi al presidente Nicola Dalmonte, perché "tuttora, questi formali accessi agli atti sono rimasti lettera morta".