SERGIO TOMASELLI
Cronaca

"Noi al centro del mondo". Cena di vicinato in strada. La serata di via Siboni

Attorno a un tavolo di quasi 50 metri allestito tra le case, circa 100 residenti hanno condiviso risate e ricordi: "Un senso di comunità che resterà nel tempo".

Attorno a un tavolo di quasi 50 metri allestito tra le case, circa 100 residenti hanno condiviso risate e ricordi: "Un senso di comunità che resterà nel tempo".

Attorno a un tavolo di quasi 50 metri allestito tra le case, circa 100 residenti hanno condiviso risate e ricordi: "Un senso di comunità che resterà nel tempo".

Una serata all’insegna della condivisione, del divertimento e dell’aggregazione tra semplici vicini di casa. È quella che si è svolta domenica scorsa in via Giuseppe Siboni, a Forlì, quando oltre cento persone di ogni età si sono ritrovate a cena in strada in una tavolata lunga quasi cinquanta metri, allestita dagli abitanti del quartiere Musicisti. Dai bambini agli ultraottantenni, ognuno ha contribuito a suo modo, portando qualcosa da bere o da mangiare, o candele per illuminare la tavola e creare un’atmosfera quasi magica, che ha riportato l’intera via indietro di almeno cinquant’anni. Le strade, libere dalle auto dei residenti e chiuse al traffico – previa richiesta inoltrata al Comune di Forlì – sono divenute campi da gioco per i bimbi ma non solo.

"Abbiamo scoperto che in questa via abitano persone – raccontano i residenti – che ci vivono da quando c’erano solo campi, e che conservano una memoria storica preziosissima di com’era Forlì decenni fa. Allo stesso modo, abbiamo potuto conoscere famiglie arrivate da ogni parte del mondo: dall’Oriente, dall’Africa, dall’Est Europa, dal Sud al Nord Italia, anche da zone di guerra. E insieme abbiamo riso, ballato, cantato, assaggiato sapori di terre lontane, mescolati al calore della Romagna".

Alle 24, scadenza imposta dall’amministrazione, ognuno è tornato a casa propria ma con un senso di comunità maggiore, diverso e che, dice ancora chi ha partecipato, "nessuno potrà toglierci". "Da oggi ci riconosceremo anche solo con uno sguardo, con un semplice ‘ciao’. Per qualche ora – concludono – via Siboni è diventata il centro del mondo".

Sergio Tomaselli