
Fino all’ultimo hanno rischiato sette anni e tre mesi di carcere, così come richiesto dal pm d’udienza. Per rapina impropria e aggravata. L’esito invece s’è capovolto con il verdetto del tribunale di Forlì, che ha assolto due 26enni residenti in città, difesi dagli avvocati Massimiliano Pompignoli e Pamela Fragorzi. Uno dei due, Vincenzo Nuzzi, ha incassato la condanna a un anno per lesioni. Assoluzione totale invece per l’altro imputato, Meriton Bajrami.
A monte del processo, un episodio che si consuma il 26 luglio 2021, in via Ciani, di fronte al supermercato Lidl (area via Vittorio Veneto). È qui gli inquirenti raccolgono la denuncia di un uomo. Che racconta di essere stato aggredito da un ragazzo e picchiato con un tirapugni e il calcio di una pistola. Sempre secondo la narrazione della vittima, l’aggressore (Nuzzi) era in auto assieme a due complici, un altro ragazzo (Bajrami) e una ragazza (si tratta di Ilaria Maria Goffredo, 25 anni, che poi però prima del processo patteggerà la pena, ossia due anni di condanna). La vittima racconta agli inquirenti che raccolgono la denuncia di essere anche stato derubato di 490 euro che aveva in tasca. Soldi sottratti – sostiene ancora la vittima – con la scusa della richiesta d’una sigaretta. Dopo il furto l’uomo, nel tentativo di riprendersi il suo denaro, sarebbe stato aggredito e picchiato da Nuzzi.
Sta di fatto che una volta in aula la trama raccontata in prima istanza comincia a scricchiolare, per poi sgretolarsi definitivamente. Il colpo finale al racconto della vittima lo dà un testimone sentito in aula. Il quale non parla né della sigaretta né della presenza di pistole; che in effetti non sono state ritrovate. E non sono stati ritrovati nemmeno i soldi. E il tirapugni? Gli inquirenti l’hanno trovato a casa della ragazza, non in auto. Conclusione, niente soldi, niente rapina. La lite però c’è stata. E così alla fine Nuzzi viene condannato a un anno per lesioni. Esito che l’avvocato Pompignoli contesterà con il ricorso in Appello.