
I danni provocati dalla Range Rover che domenica sera si è abbattuta sull’esterno del Chioschetto di Poggio alla Lastra. Nel riquadro, Gabriele Nuzzolo, 33enne segretario del Pd di Santa Sofia, rimasto ucciso nell’impatto
Forlì, 25 giugno 2025 – “La ricostruzione della dinamica è chiara a tutti: ciò che resta da approfondire sono le condizioni di salute della conducente del veicolo che ha provocato il mortale”. È netto Max Starni, avvocato forlivese appena nominato dalla famiglia di Gabriele Nuzzolo, 33enne segretario del circolo del Pd di Santa Sofia vittima dell’incidente che domenica sera ha sconvolto Poggio alla Lastra, frazione del Comune di Bagno di Romagna, nella valle del Bidente. Intorno alle 19 una 27enne di Rimini intenta a compiere una manovra di retromarcia nei pressi del Chioschetto locale avrebbe perso il controllo della sua Range Rover, schiantandosi sui clienti che stavano condividendo un aperitivo sui tavolini esterni al bar. Ricostruzione che sembra essere confermata anche dalle fotografie scattate nella serata di domenica, che testimoniano la traiettoria seguita dalla vettura e il forte impatto.
Le prime dichiarazioni, raccolte sul luogo dell’incidente dai carabinieri domenica sera, raccontavano di un presunto attacco epilettico che avrebbe colpito improvvisamente la ragazza, di origini moldave. Ma secondo l’avvocato Starni proprio le circostanze che l’hanno portata a non avere più padronanza della vettura sono un elemento cruciale da accertare per procedere nelle indagini per omicidio stradale a suo carico. “La giovane è stata portata subito al Bufalini di Cesena, e adesso saranno gli esami medici a confermare le sue condizioni di salute. C’è molto da chiarire: se davvero fosse epilettica, se avesse ricevuto una diagnosi e fosse in cura per questo disturbo, se avesse assunto farmaci o altre sostanze che ne abbiano condizionato la guida –, spiega Starni –. L’ipotesi dell’attacco epilettico, o comunque di una condizione di salute che l’avesse portata a perdere il controllo del veicolo, almeno momentaneamente, sembra però plausibile. Le testimonianze degli altri clienti del Chioschetto e dei passanti hanno confermato come il piede della ragazza fosse quasi ’bloccato’ sull’acceleratore, tanto che anche dopo l’impatto con Nuzzolo la Range Rover ha continuato a procedere, venendo bloccata solo da uno zaino, rimasto per terra, contro cui la ruota ha fatto attrito, bloccandosi”.
Molte delle dichiarazioni arrivano dagli amici di Nuzzolo, morto sul colpo poco dopo l’impatto a causa di una grave emorragia interna all’addome. Al momento la ragazza non ha ancora nominato un avvocato difensore.