La 26ª edizione delle ‘Feste dell’800’ sarà ricordata da molti a Modigliana come la più bella, per la riuscita delle tante iniziative che le hanno accompagnate per tre giorni e che hanno fatto conoscere a tutti i partecipanti l’importanza che ha avuto in passato questo paese, nel suo secolo migliore. L’umore del paese, massacrato nel territorio dalle centinaia di frane del mese di maggio, ha potutor beneficiare infatti di una giornata all’insegna della bellezza e del sorriso. Un’edizione all’insegna della rinascita e della voglia di dimenticare e ricominciare per allontanare la paura di quel periodo, che pure si ripresenta non appena un po’ di pioggia rende scivolose le strade per la terra ancora presente, accompagnata dalla rabbia per la perdurante mancanza di cantieri aperti su strade ancora da sistemare.
Ieri è stata, però, una giornata da ricordare grazie a Comune, Pro loco e Accademia degli Incamminati che hanno collaborato alla riuscita dell’evento.
Per il sindaco Jader Dardi "le Feste dell’800 ci danno la consapevolezza che Modigliana era al centro dei più importanti eventi europei, una meta importante e conosciuta, un centro economico e culturale".
Mentre Luigi Rivola, maggior studioso del ‘Baratto’ e curatore della mostra omonima, spiega: "Nella vostra storia ci sono personaggi ed eventi che costituiscono un patrimonio unico: i conti Guidi, Don Giovanni Verità, Silvestro Lega, infine il ‘Baratto’, un episodio che ancora oggi è oggetto di studi, ricerche, dispute non solo in Italia, ma anche e soprattutto in Francia e Inghilterra. Non valorizzare un simile patrimonio a vantaggio della comunità modiglianese sarebbe uno spreco imperdonabile. Ma con le Feste dell’800 voi lo state facendo al meglio".
Per Giuseppe Baldini, narratore della vicenda del ‘Baratto’, "quest’anno il desiderio di una mostra dedicata si è realizzato grazie al contributo dell’Accademia degli Incamminati, del Comune di Modigliana, di Luigi Rivola, Cesare Baccari e Sabrina Samorì. Così Maria Stella Petronilla Chiappini proseguirà la sua strada per diventare Maria Stella Petronilla di Orléans".
La festa è stata resa gioiosa dal bel tempo e dall’afflusso turistico, sicuramente minore degli scorsi anni, ma stimabile comunque in quasi 3mila persone (2.500 paganti e 500 aventi diritto) con 1.200 pasti distribuiti dalla Pro loco. Se il numerocomplessivo di visitatori è stato leggermente inferiore, decisamente più degli scorsi anni invece sono stati coloro che, prevalentemente donne, entrando nello spirito della festa, si sono vestiti elegantemente come all’epoca.
Giancarlo Aulizio