Orti in città, 161 richieste "Così si evita l’incuria"

Sono 28 i nuovi appezzamenti di terra disponibili. L’assessora Cintorino: "Un modo per valorizzare gli spazi comuni e socializzare. E fa bene alla salute".

Orti in città, 161 richieste  "Così si evita l’incuria"

Orti in città, 161 richieste "Così si evita l’incuria"

Gli orti disponibili erano in tutto 28 e per farne richiesta era possibile fare domanda entro le 13 di lunedì scorso. In totale le persone che hanno chiesto di potersi occupare di un appezzamento di terreno in città sono state 161. Ora in Comune si procederà con il vaglio delle domande, per verificare che tutte abbiano i requisiti previsti dal bando pubblico, pensato per l’assegnazione delle aree preposte. I requisiti, per la verità, sono pochi e semplici: essere cittadini italiani, non avere terreni di proprietà e potersi occupare degli orti in prima persona. Altri requisiti specifici, invece, sono richiesti per gli orti riservati agli over 60 e alle famiglie. Gli orti forlivesi ancora da assegnare che troveranno un ‘proprietario’ nei prossimi giorni si trovano nelle vie: Isonzo, Bengasi, Servadei, Pasqualini, Tavollo, Silvestroni, Campo degli svizzeri, Ponte Rabbi, Ca’ Rossa, del Bastione e Orfeo da Bologna.

"Gli orti urbani – commenta l’assessora al centro storico Andrea Cintorino – rappresentano un’espressione sempre più diffusa di condivisione del patrimonio pubblico, che fa bene all’ambiente e all’equilibrio sociale ed economico della nostra comunità. Chi si prende cura di un orto non si limita a coltivare un appezzamento di terra con frutta e ortaggi di stagione, evitandone il declino e l’incuria, ma contribuisce alla valorizzazione degli spazi comunali e al miglioramento della qualità della vita. Non solo, uno spazio agricolo in città rappresenta un incentivo all’aggregazione sociale e uno strumento piccolo ma prezioso per contrastare la proliferazione di aree incolte e abbandonate. Grazie al ritorno alla terra, i cittadini, pensionati e non solo, migliorano il proprio stato di salute, stanno all’aria aperta e fanno movimento. Le persone si responsabilizzano e perfezionano la sostenibilità della catena alimentare. Un orto – prosegue Cintorino – è anche sinonimo di risparmio nella spesa quotidiana e fonte di approvvigionamento naturale e diretta per un’intera famiglia".

Una serie di buone ragioni che il Comune promuove, incentivando i forlivesi nella coltivazione diretta di un orto: "Siamo particolarmente impegnati – continua l’assessora – nel percorso di sensibilizzazione e diffusione delle aree ortive. In totale, in città, ne abbiamo 661, distribuiti su 16 zone del territorio comunale, con l’intenzione di realizzarne altri per dare la possibilità a un numero sempre maggiore di cittadini di prendersene cura. La grande partecipazione registrata a quest’ultimo avviso è la riconferma che l’interesse dei cittadini per questa pratica è crescente e ci stimola a proseguire lungo questa direttrice".