
Ben 98 le risposte all’avviso da ortisti con meno di 60 anni (foto di repertorio)
Forlì, 12 giungo 2025 – Coltivare la terra, raccoglierne i frutti e creare ricette sane e a costo (quasi) zero. Prendersi cura di un orto è un gesto che va oltre l’economia domestica: è anche tempo di qualità e parte di uno stile di vita che sempre più persone stanno riscoprendo.
Lo dimostrano i dati emersi dopo l’uscita del nuovo bando per l’assegnazione di 48 orti urbani all’interno del Comune di Forlì, pubblicato lo scorso 15 aprile, che ha visto una partecipazione particolarmente diffusa, con un incremento di richieste del 33,33% rispetto al 2024. Le domande arrivate entro la scadenza dell’avviso pubblico, infatti, sono state complessivamente 204, di cui 80 per la categoria A1, dedicata agli ultrasessantenni, 16 per la categoria A2, riservata ai componenti di famiglie vulnerabili, 10 per la categoria B1, dedicata alle domande di gruppo e 98 per singoli ‘ortisti’ con meno di sessant’anni.
"Nel 2024, le richieste inoltrate per l’assegnazione di orti urbani sono state 153 - spiega il vicesindaco con delega ai quartieri, Vincenzo Bongiorno -. Quest’anno, nell’arco di un mese, dal 15 aprile al 16 maggio, ne abbiamo ricevute oltre il 33% in più, per un totale di 204 domande suddivise tra ortisti di lungo corso e numerosi giovani a testimonianza del grande interesse che la cultura dell’agricoltura sostenibile di vicinato suscita sempre di più nelle nuove generazioni".
Proprio ai molti giovani che hanno partecipato al bando, Bongiorno dedica una riflessione in più: "Ci soddisfa l’ottima e crescente partecipazione da parte di tutta la città per un bando che coniuga la cura del verde pubblico e l’educazione alimentare al dialogo intergenerazionale e al valore dell’inclusione sociale. È, però, importante anche evidenziare come siano sempre di più i giovani che si avvicinano a questo mondo, garantendo continuità e il passaggio di conoscenze da vecchie a nuove generazioni".
Una garanzia, insomma, che il testimone sarà passato a nuovi appassionati che si prenderanno cura di aree preziose per la città e per i suoi abitanti. "Quella degli orti - conclude il Vicesindaco - è una positiva realtà cittadina, che contribuisce a valorizzare aree verdi, favorisce l’aggregazione sociale e lo sviluppo di piccole autosufficienze alimentari per le famiglie. Come amministrazione, continueremo a valorizzare le oltre 600 aree ortive del nostro territorio. Siamo infatti convinti che gli orti siano un momento di condivisione e aggregazione sociale insostituibile".