
Alla chiusura della procedura per dare il nome all’impianto, è giunta ieri la proposta. L’assessore Bravi: "Istruttoria ancora in corso. Ma puntiamo a ulteriori investimenti".
Manca ancora l’ufficialità, ma il Palafiera dovrebbe continuare a chiamarsi Unieuro Arena. Ieri mattina alle 12 si è chiusa infatti la procedura di selezione pubblica indetta dal Comune per la ricerca di una sponsorizzazione peril Palagalassi, il principale e più capiente impianto coperto forlivese con i suoi 5592 posti a sedere, teatro delle gare interne della Pallacanestro2.015 di A2, ma anche sede di concerti e spettacoli. Quasi allo scadere del termine fissato dal bando è pervenuta una proposta di sponsorizzazione per un periodo di due anni, eventualmente rinnovabile per un altro biennio.
Il Comune non rivela ancora quale sia il nome dell’azienda che ha fatto pervenire la richiesta di sponsorizzazione, ma sembra certo che si tratti ancora dell’azienda Unieuro, che quindi dovrebbe continuare a dare il nome all’impianto, come del resto accade ininterrottamente dal 2017.
Le ragioni della mancata chiarezza sul nome dell’azienda le spiega l’assessore allo sport Kevin Bravi: "Al momento è in corso l’istruttoria per capire la congruità della proposta avanzata e i requisiti di ammissibilità e legittimità del proponente. In questa prima fase, i nostri uffici devono approfondire la proposta. In ogni caso, si tratta di un’offerta molto importante per il futuro del PalaGalassi, che ci permetterà di valorizzare con ulteriori investimenti la principale struttura sportiva della nostra città".
In questo momento i documenti sono al vaglio dei competenti uffici comunali che, una volta terminato l’iter, potranno dare il via libera alla comunicazione ufficiale sullo sponsor dell’impianto di via Punta di Ferro. Proprio lì l’Amministrazione ha deciso di avviare, a giugno scorso e grazie alle risorse provenienti dai fondi del Pnrr, un vasto piano di ristrutturazione e ammodernamento degli impianti elettrici, di condizionamento e delle sedute, che si concluderanno nel corso dell’estate.
Stefano Benzoni