VALENTINA PAIANO
Cronaca

Parto in acqua: ora si può: "Vasca, sogno realizzato"

Donazione al reparto di Ginecologia dell’ospedale, il primario Savelli: "Da oggi l’assistenza alle mamme si arricchisce di questa importante novità".

La nuova vasca permetterà di partorire in acqua nel reparto di Ginecologia

La nuova vasca permetterà di partorire in acqua nel reparto di Ginecologia

Un gesto d’amore nel giorno di San Valentino: una vasca per il parto in acqua è stata donata ieri al reparto di Ginecologia dell’ospedale ‘Morgagni-Pierantoni’ per accompagnare con dolcezza le mamme che partoriranno a Forlì, grazie al generoso contributo degli eredi di Luigia Cantoni e dell’associazione sportiva Robinson Ski Team. "La nostra donazione è stata fatta in memoria di Luigia – spiega la famiglia –, per testimoniare una vita dedicata a diffondere amore e solidarietà, in particolare verso i bambini di tutto il mondo". L’unità operativa, diretta da Luca Savelli, permetteva già di affrontare il travaglio in acqua, ma non il parto. "Due anni fa – racconta Simona Buda, titolare della catena Robinson Pet – ho avuto l’onore di organizzare una cena di raccolta fondi per il reparto e sapere che il ricavato ha contribuito all’acquisto della vasca mi rende orgogliosa. Mi auguro che questo presidio rappresenti un passo avanti verso una maternità più serena e attenta ai bisogni delle donne".

I benefici di questa pratica sono numerosi, sia per la madre che per il neonato: l’immersione in acqua calda rilassa i muscoli della gravida, aumenta la produzione di endorfine, alleviando il dolore delle contrazioni. L’acqua sostiene il peso del corpo, facilitando così i movimenti e rendendo il bacino più mobile. Inoltre, aiuta a regolarizzare la pressione, la respirazione, ammorbidisce i tessuti e favorisce una maggiore irrorazione sanguigna dei genitali, riducendo il rischio di lacerazioni della zona vagino-perineale. Inoltre rende meno traumatico l’impatto del bambino con l’ambiente. Alle mamme che sceglieranno questa opzione sarà consegnato un questionario per valutare la loro esperienza.

"L’arrivo della vasca è la realizzazione di un sogno – afferma Savelli –. Da oggi, l’assistenza alle gravide si arricchisce di questa importante novità, che permette alle donne di scegliere di partorire in acqua, supportate da personale medico e ostetrico formato, in totale sicurezza". Numerose persone hanno contribuito al successo di questo progetto: "Grazie all’impegno del personale del reparto, che ha spontaneamente raccolto fondi, e alle donazioni di cittadini e aziende locali, è stato possibile realizzare questa impresa, che ha richiesto quasi quattro anni". Per partorire in acqua è necessario che la gravidanza sia fisiologica e a termine. "Questa opzione non è sempre praticabile – aggiunge il direttore –: in caso di parto podalico, prematuro o gemellare non è possibile, ma l’uso dell’acqua calda può essere previsto durante i momenti di preparazione, quando i dolori non sono ancora quelli del ‘travaglio’".

v. p.