
Approvato dal Comune il testo che promette, tra le altre cose, il dimezzamento dell’Imu per gli immobili in locazione e l’estensione dei criteri per l’accesso delle famiglie al contributo per il canone.
Agevolazioni per i proprietari e sicurezza di accedere ai contributi per abbattere la quota mensile per gli affittuari. Su questi due pilastri si basa il ‘Patto per la Casa’ regionale a cui il Comune di Forlì, con determina del consiglio comunale, passata all’unanimità, aderisce. Il Patto vuole andare ad agevolare l’immissione nel mercato degli affitti di appartamenti e case per andare incontro alle richieste delle famiglie che faticano a trovare una sistemazione, ma che non possono accedere alle case popolari. Per quanto riguarda i proprietari le agevolazioni sono di vario tipo, alcune sistemiche del Patto, altre aggiunte dal Comune di Forlì. "In giunta abbiamo voluto aderire al patto garantendo ai proprietari – spiega l’assessora al welfare, Angelica Sansavini –, di pagare l’Imu al 50% per gli appartamenti per cui verrà siglato l’accordo".
Ma non solo, aderendo alla proposta regionale si accede anche a un fondo per piccole opere di manutenzione per un massimo di 6 mila euro, mentre viene garantito anche il pagamento di alcune mensilità in caso di morosità degli affittuari. Per quanto riguarda invece le famiglie e le persone che cercano una soluzione abitativa, vi sarà l’accesso al contributo per l’affitto che verrà calcolato in base all’Isee e che sarà garantito ogni anno di durata del contratto.
"Fino ad ora – spiega il dirigente del servizio welfare, Pierluigi Rosetti – si poteva accedere al contributo per l’affitto solo attraverso l’emanazione del relativo bando, che però non era sempre costante. In questo modo, fino a quando l’Isee della famiglia lo permetterà, si sarà sicuri dell’entrata annuale". Per un Isee fino a 20.000 euro si potrà così avere fino a 2.000 euro di contributi, mentre per un Isee tra i 20.000 e i 35.000 il contributo massimo scende a 1.500 euro. Un’altra novità che entra in campo con il Patto per la casa è che ad aderire possono essere i singoli proprietari di immobili, che si accordano direttamente con gli inquilini. "Una volta che venga usato il contratto standard del Ministero – spiega Rosetti – e la mensilità venga calcolata all’interno range, che sono stati concordati tra associazioni di proprietari e sindacati, si può aderire al patto per la casa con i relativi benefici". Uno strumento che è ancora in fase sperimentale, è stato introdotto dalla Regione Emilia Romagna solo lo scorso anno, e a cui aderiscono vari capoluoghi. "All’interno del nostro comprensorio per ora ci siamo solo noi – spiega Sansavini –, ma non è detto che presto anche altri comuni non decidano di usare lo stesso strumento". L’assessora ha anche ufficializzato i numeri della graduatoria Erp al 31 gennaio 2025: sono pervenute 902 domande, di cui 861 sono state ammesse. Di questi 224 sono i nuclei familiari con almeno una persona disabile. Mentre il contributo per l’affitto nel 2024 ha erogato un importo pari a 370 mila euro.
Matteo Bondi