MATTEO BONDI
Cronaca

’Patto per la Casa’. Contratti: un accordo per agevolare inquilini e proprietari

Approvato dal Comune il testo che promette, tra le altre cose, il dimezzamento dell’Imu per gli immobili in locazione e l’estensione dei criteri per l’accesso delle famiglie al contributo per il canone.

Approvato dal Comune il testo che promette, tra le altre cose, il dimezzamento dell’Imu per gli immobili in locazione e l’estensione dei criteri per l’accesso delle famiglie al contributo per il canone.

Approvato dal Comune il testo che promette, tra le altre cose, il dimezzamento dell’Imu per gli immobili in locazione e l’estensione dei criteri per l’accesso delle famiglie al contributo per il canone.

Agevolazioni per i proprietari e sicurezza di accedere ai contributi per abbattere la quota mensile per gli affittuari. Su questi due pilastri si basa il ‘Patto per la Casa’ regionale a cui il Comune di Forlì, con determina del consiglio comunale, passata all’unanimità, aderisce. Il Patto vuole andare ad agevolare l’immissione nel mercato degli affitti di appartamenti e case per andare incontro alle richieste delle famiglie che faticano a trovare una sistemazione, ma che non possono accedere alle case popolari. Per quanto riguarda i proprietari le agevolazioni sono di vario tipo, alcune sistemiche del Patto, altre aggiunte dal Comune di Forlì. "In giunta abbiamo voluto aderire al patto garantendo ai proprietari – spiega l’assessora al welfare, Angelica Sansavini –, di pagare l’Imu al 50% per gli appartamenti per cui verrà siglato l’accordo".

Ma non solo, aderendo alla proposta regionale si accede anche a un fondo per piccole opere di manutenzione per un massimo di 6 mila euro, mentre viene garantito anche il pagamento di alcune mensilità in caso di morosità degli affittuari. Per quanto riguarda invece le famiglie e le persone che cercano una soluzione abitativa, vi sarà l’accesso al contributo per l’affitto che verrà calcolato in base all’Isee e che sarà garantito ogni anno di durata del contratto.

"Fino ad ora – spiega il dirigente del servizio welfare, Pierluigi Rosetti – si poteva accedere al contributo per l’affitto solo attraverso l’emanazione del relativo bando, che però non era sempre costante. In questo modo, fino a quando l’Isee della famiglia lo permetterà, si sarà sicuri dell’entrata annuale". Per un Isee fino a 20.000 euro si potrà così avere fino a 2.000 euro di contributi, mentre per un Isee tra i 20.000 e i 35.000 il contributo massimo scende a 1.500 euro. Un’altra novità che entra in campo con il Patto per la casa è che ad aderire possono essere i singoli proprietari di immobili, che si accordano direttamente con gli inquilini. "Una volta che venga usato il contratto standard del Ministero – spiega Rosetti – e la mensilità venga calcolata all’interno range, che sono stati concordati tra associazioni di proprietari e sindacati, si può aderire al patto per la casa con i relativi benefici". Uno strumento che è ancora in fase sperimentale, è stato introdotto dalla Regione Emilia Romagna solo lo scorso anno, e a cui aderiscono vari capoluoghi. "All’interno del nostro comprensorio per ora ci siamo solo noi – spiega Sansavini –, ma non è detto che presto anche altri comuni non decidano di usare lo stesso strumento". L’assessora ha anche ufficializzato i numeri della graduatoria Erp al 31 gennaio 2025: sono pervenute 902 domande, di cui 861 sono state ammesse. Di questi 224 sono i nuclei familiari con almeno una persona disabile. Mentre il contributo per l’affitto nel 2024 ha erogato un importo pari a 370 mila euro.

Matteo Bondi