Paura per la valle del Montone L’Appennino si preparano alla bufera

In allarme Dovadola e Predappio, già ferite dal maltempo. I sindaci: "Temiamo nuove colate di terra e fango ed esondazioni"

Paura per la valle del Montone  L’Appennino si preparano alla bufera

Paura per la valle del Montone L’Appennino si preparano alla bufera

di Quinto Cappelli

"Sono molto preoccupato per gli 86 cittadini da giorni evacuati dalle loro case per rischio frane. Ma anche per l’allerta meteo ed il possibile aggravamento della situazione". E’ tutta in queste parole la preoccupazione del sindaco di Dovadola, Francesco Tassinari, in attesa dell’aggravarsi del maltempo per oggi e domani, secondo le previsioni meteo. Racconta il primo cittadino di Dovadola: "Ai già evacuati cittadini dalla zona di Montepaolo e delle vie sotto la frana delle Trove, lungo la via don Pompeo Nadiani, ho dovuto evacuare negli ultimi giorni anche due famiglie in via Meleto e altrettante in via del Burrone". Come in tanti altri comuni (per esempio la vicina Castrocaro e Terra del Sole), oggi le scuole sono chiuse e per domani si deciderà durante un summit con la prefettura in giornata, ma "il rischio maggiore – commenta il sindaco – restano le frane, le vecchie come quelle nuove, perché il terreno ancora inzuppato d’acqua fa fatica a ricevere nuove piogge, magari 100 millimetri e più al giorno". Tassinari mostra preoccupazione anche per il fiume Montone, "perché il meteo annuncia forti piogge anche in montagna, a differenza della settimana scorsa, quando flagellò soprattutto la collina". I quaranta soci della Protezione civile (una decina quelli sempre in trincea) sono pronti ad affrontare le emergenze. Annuncia a questo proposito il sindaco Tassinari: "In giornata arriverà a Dovadola dal Trentino una squadra mobile, mentre altre si posizioneranno in varie città romagnole".

Non molto diversa è la situazione nella vicina Predappio, dove il sindaco Roberto Canali ieri mattina ha fatto un sopralluogo con i tecnici comunali "lungo tutte le strade parzialmente interrotte da frane". Racconta il primo cittadino: "Dove abbiamo trovato smottamenti nella carreggiata, siamo intervenuti". Ma a preoccupare restano le frane ‘attive’ ovvero in movimento in questi ultimi giorni, come quella a Predappio Alta, che aveva interrotto l’erogazione di acqua e gas per un giorno, che ha creato smottamenti e allagamenti sotto il paese verso il capoluogo, oppure quella di Porcentico, dove è crollata una casa, da dove i due abitanti sono riusciti a fuggire poco prima del crollo e dove sono parzialmente isolare alcune famiglie e due allevamenti avicolo. Il fiume Rabbi? "A Predappio il fiume scorre ad un livello molto inferiore delle case. Quindi non preoccupa più di tanto". Il fiume preoccupa, invece, la sindaca di Tredozio Simona Vietina: "Stiamo sistemando molti sacchi di sabbia sulle sponde del Tramazzo nella riva in mezzo al paese, che costeggia via Macello, dove nel 2014 esondò, allagando diverse abitazioni, che furono evacuate. Speriamo che il fiume non esca dagli argini". In quella zona il Consorzio di bacino aveva previsto lavori di contenimento, "che però non stati ancora realizzati", conclude la sindaca Vietina.