VALENTINA PAIANO
Cronaca

Piazza Falcone e Borsellino. Sporcizia e microcriminalità . I disagi di residenti e negozianti

Crocevia importante della città, è stato nel tempo abbandonata dalle cure pubbliche. Tra bivacchi e vandalismi, cresce il degrado in un luogo che chiede di essere valorizzato.

Crocevia importante della città, è stato nel tempo abbandonata dalle cure pubbliche. Tra bivacchi e vandalismi, cresce il degrado in un luogo che chiede di essere valorizzato.

Crocevia importante della città, è stato nel tempo abbandonata dalle cure pubbliche. Tra bivacchi e vandalismi, cresce il degrado in un luogo che chiede di essere valorizzato.

Porta nomi importanti, ma fatica a sostenerne il peso. Piazza Falcone e Borsellino, nel quartiere Campo di Marte – Benefattori, è un luogo simbolico, che fu intitolato ai due magistrati siciliani nel 1993, a un anno dalle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, per ribadire un messaggio forte: no alla violenza, sì alla legalità. In quell’area sorgeva un tempo l’Officina del gas, attiva fino al trasferimento dell’azienda municipalizzata (oggi Hera) in via Balzella.

Dopo la bonifica, quel terreno venne trasformato in un comparto moderno: adesso sorgono abitazioni private, uffici, negozi, un supermercato, la Casa del volontariato e una grande piazza. Tutto a due passi dallo stadio Tullo Morgagni, dal campo d’atletica Carlo Gotti e in una delle zone più frequentate della città. Oggi, piazza Falcone e Borsellino continua a essere un crocevia importante, ma porta con sé anche alcune criticità che chi ci abita e lavora chiede da tempo di affrontare.

L’area si divide tra una porzione privata, a uso condominiale, e uno spazio pubblico che comprende il piazzale, il giardino sul retro e parte dei parcheggi sotterranei. Alcuni angoli dell’edificio, a forma di U, hanno zone d’ombra e nicchie dove si formano piccoli bivacchi. Per limitarne l’accesso, sono stati installati dei cancelli a chiusura delle zone più esposte e delle scale che portano alle autorimesse interrate. Questo, però, non è bastato a fermare del tutto il fenomeno.

"In passato era stata posizionata una telecamera perché c’erano stati problemi di piccolo spaccio, poi è stata tolta", racconta Giancarlo, residente nel condominio. Oggi ne resta solo il cartello che ne annunciava la presenza, accanto al giardino. "La situazione ora è migliorata da quando hanno rimosso le panchine nell’area verde, perché hanno reso più difficile il bivacco", aggiunge. Oltre alle sedute, nel tempo sono stati eliminati anche i giochi per i bambini, e l’erba cresce incolta, segno evidente di uno spazio trascurato.

Il contrasto tra le intenzioni originarie e l’aspetto attuale è forte. La piazza è ampia, ma priva di arredi: non ci sono aiuole curate, aree per la convivialità, né scivoli o altalene per i più piccoli. È una distesa di cemento armato, un monolite di grigio silenzioso, che, se non adeguatamente vissuta e animata, rischia di diventare solo un luogo di passaggio.

Servirebbero eventi, iniziative e occasioni di ritrovo che la restituiscano alla sua funzione di spazio collettivo.

"A volte ci sono delle baby gang che stanno nel piazzale a fare confusione – spiega Caterina, che lavora in uno dei tanti uffici del centro commerciale –. Una volta sono andata a rimproverarli perché si picchiavano". Alcuni gruppi di giovani hanno anche preso di mira la lavanderia a gettoni, struttura aperta dalle 7 alle 22 ma non presidiata. Dal racconto di alcuni residenti, i vandali avrebbero dato calci nel cartongesso provocando dei buchi, e rotto le telecamere interne al locale. Anche la pulizia è motivo di preoccupazione. "Troviamo rifiuti abbandonati in giro, e nelle scale che portano al parcheggio sotterraneo si sente una forte puzza di urina – sottolinea Giancarlo –. Sono aree che risultano anche molto poco illuminate".

La zona adibita a ricovero dei bidoni della raccolta differenziata, condivisa tra condomini e attività commerciali, è senza barriere e appare spesso disordinata, con immondizia sparpagliata oppure con errori nel conferimento, come ad esempio bottiglie in vetro di birra o confezioni di plastica di wurstel vuote nella carta.

La crisi degli ultimi anni non ha colpito solo il centro storico, ma anche questa parte della città: alcune vetrine sono spente, comprese quelle che una volta erano di una filiale della banca di Intesa San Paolo.

Ma c’è anche chi continua a credere e investire nella zona. Infatti, aprirà prossimamente la cooperativa sociale Fuori Catalogo, che gestirà un centro semi-residenziale per minori localizzato proprio in piazza Falcone e Borsellino.

Valentina Paiano