"Nella campagna di Pievequinta si sta predisponendo uno scempio naturalistico". I consiglieri comunali Cinquestelle, Franco Bagnara ed Eros Brunelli, tornano a mettere in guardia sull’arrivo del metanodotto. "L’esproprio dovuto al metanodotto interesserà una porzione di bosco. In via Donnasanta esiste un ecosistema di alberi con diverse varietà, rifugio di fagiani, civette, merli e altri animali", lamentano i pentastellati, che ricordano come il progetto del metanodotto "risale al 2005 ed è obsoleto perché a livello normativo sono intervenute importanti novità".
Secondo i due consiglieri comunali il progetto non ha analizzato con sopralluoghi l’area interessata dal tracciato, ma è semplicemente "una schematica linea che non tiene conto che ogni luogo è unico". I Cinquestelle ritengono che "l’alterazione paesaggistica prodotta dall’invasiva opera, oltre a ledere il bosco, sfregia in diagonale numerosi poderi con soprastanti piantagioni, le cui realizzazioni hanno comportato sacrifici economici e di fatica". Bagnara e Brunelli consigliano "i proprietari dei terreni di rivolgersi a legali e tecnici specializzati in materia per analizzare la complessa materia delle servitù e di tutti i danni susseguenti, qualora non si riesca a spostare il tracciato".