Più turisti, anche stranieri "Dati che ci confortano"

Aumentano del 22,8% i pernottamenti nel primo semestre rispetto al 2022. L’assessora Cintorino: "Grazie al San Domenico e ai nostri vari eventi".

Più turisti, anche stranieri  "Dati che ci confortano"
Più turisti, anche stranieri "Dati che ci confortano"

In aumento i flussi turistici che riguardano Forlì. Secondo i dati Istat elaborati dall’Ufficio statistica della Regione, nel primo semestre dell’anno gli arrivi sono risultati 48.693, con un incremento del 14,1% rispetto al 2022 (40.460 gli italiani e 8.233 gli stranieri) e in 136.012 i pernottamenti, pari al +22,8% (102mila i connazionali e 33.563 dall’estero).

Limitandosi solo alle percentuali e non ai valori assoluti, ovviamente molto più alti nei capoluoghi della riviera, Forlì ha riscontrato aumenti più significativi rispetto ad altre città romagnole. Nello stesso arco di tempo, Cesena ha registrato +7,9% di arrivi e +6,8% di presenze, Rimini +12,3% arrivi e +5,2% presenze e Ravenna rispettivamente +8,5% e +12,1%. Va però sottolineato che rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid, in provincia di Forlì-Cesena la situazione resta negativa, sia sul fronte degli arrivi (-5,3% sul 2019) sia su quello delle presenze (-3,4%).

"I dati diffusi dalla Regione ci confortano sotto ogni punto di vista – dice l’assessore al turismo Andrea Cintorino – . Al di là dei grandi numeri di gennaio, febbraio e marzo, con le mostre del San Domenico a fungere da traino, va evidenziata l’ottima performance di giugno, pari a +10,8% dei visitatori e +26,1% dei pernottamenti, un mese tipicamente vacanziero, caratterizzato dalla chiusura dell’anno scolastico, in cui la maggior parte delle famiglie e dei cittadini si muovono verso le località rivierasche più rinomate. Eccetto quest’anno – aggiunge l’assessore Cintorino – . Lungo la costa romagnola, parzialmente risparmiata dal maltempo, appare infatti evidente una netta battuta d’arresto dei flussi turistici nazionali ed internazionali".

Tornando al risultato di giugno, per l’assessore Cintorino si tratta della "controprova che se si effettuano scelte coraggiose e investimenti qualitativi importanti in termini di offerta turistica, la gente resta in città e attrae visitatori da fuori regione. Il ricco calendario dei mercoledì in centro, esteso per la prima volta anche al mese di agosto, ne è un esempio. Gli eventi per tutte le tasche e le fasce d’età dell’Arena e dell’estate in piazza ne sono un altro. Il risultato è un fermento del settore turistico che fa bene a tutti, non solo agli addetti ai lavori".

Un’analisi approfondita dei dati dovrebbe prendere in esame vari aspetti, ma se si restringe il campo al solo mese di giugno (ancora condizionato dalle recenti alluvioni, con le conseguenze purtroppo ben note), Cesena subisce una contrazione, messa in evidenza da Cintorino: "Cesena è in corsa per il titolo di co-capoluogo, ma a giugno fa segnare un brusco -8,7% degli arrivi e -6,5% dei pernottamenti, il che lascia intendere un doveroso ripensamento delle politiche turistiche della città malatestiana".