REDAZIONE FORLÌ

Polizia locale di Forlì, sindacati contro il Comune: “Controllare gli ingressi? Non siamo uscieri”

Sulpl e Cse Flpl si oppongono alla possibilità di presidiare il municipio: “Dobbiamo già controllare strade, negozi e immigrati”

Un agente di polizia locale al computer

Un agente di polizia locale al computer

Forlì, 10 febbraio 2025 – “Gli agenti della polizia locale non sono receptionist”. Due sigle sindacali – il Sulpl (sindacato unitario lavoratori polizia locale) e il Cse Flpl (Funzioni locali e polizie locali) – attaccano il Comune dopo che l’ente ha parzialmente confermato un’indiscrezione, stigmatizzata anche dall’opposizione.

Piani di sicurezza agli ingressi comunali

La giunta sta pensando di mettere agenti agli ingressi da piazza Saffi e da via delle Torri per “evitare furti o molestie all’interno della casa comunale”, a “salvaguardia dei propri dipendenti”, citando esempi analoghi “in Provincia e Regione”.

Una possibile riorganizzazione che non è piaciuta a Chiara Linciano e Cristina Orioli, le due sindacaliste che firmano la nota: “È stata presentata come ‘cosa già fatta’”. Temono quella che chiamano polemicamente “dogana” e coinvolgerebbero ben 16 agenti. Preferirebbero che i loro iscritti “svolgano le mansioni per le quali hanno studiato e superato concorsi”.

Critiche sui nuovi incarichi alla polizia locale

Le sindacaliste aggiungono che non vorrebbero “verificare se chi accede abbia un appuntamento” o addirittura “pianificarlo, visto che a molti poliziotti è stato erogato un corso per accedere alle agende degli assessori e degli uffici comunali”. A tal proposito, va detto che il Comune ha precisato che si potrà anche in futuro entrare senza appuntamento.

Infatti, Sulpl e Cse-Flpl eccepiscono che “il Corpo è ampiamente sotto organico di circa 30 unità” e che vengono chiesti “sempre più controlli sia in tema di immigrazione, di spaccio, di controlli edilizi, di esercizi commerciali, di polizia stradale eccetera. Come potranno svolgere tutte le loro mansioni se un consistente gruppo viene messo alla reception?”. “Incombenze che potrebbero svolgere “uscieri e impiegati”. “Oppure “un servizio di security con guardie giurate”.

Altre iniziative contestate

Contestano anche l'iniziativa del vigile di quartiere, già partita a Ca’ Ossi. “Sono agenti sottratti all’intera città per sorvegliare un piccolo quartiere. L’Amministrazione sa che la legge regionale ha abolito da anni questa figura?”.

Ai due sindacati è giunta voce che si pensi anche al controllo della sosta nelle strisce blu: “Da più di trent’anni ci sono gli ausiliari del traffico”.

Parlano di “passi indietro”, “tangibile malcontento”, “crescente richiesta di mobilità verso altri enti”. In altre parole, vigili che vogliono lavorare per altri Comuni. “Si riveda questa linea o ci rivolgeremo a tutte le sedi competenti per tutelare i lavoratori della polizia locale”.