Una continua affluenza di visitatori è arrivata per tutta la giornata di domenica scorsa, con più intensità nel pomeriggio, alla 41ª sagra dei Frutti del Sottobosco di Portico, tanto che a sera gli organizzatori della Pro loco calcolavano che più di 5mila persone avevano presso d’assalto la manifestazione e in particolare gli stand gastronomici allestiti nei giardini pubblici.
Fin dal mattino la gente ha visitato le bancarelle a tema dei frutti di stagione. Ma quest’anno erano carenti le castagne, "perché la stagione è più indietro, causa la scarsità di piogge negli ultimi mesi", come sostengono i produttori. Solo su alcune bancarelle erano esposti i marroni domestici dell’Appennino, con primizie provenienti dal castagneto di Valpiana di Bocconi e qualcuno da San Godenzo (in Toscana, oltre il Muraglione). Il prezzo delle castagne si aggirava intorno a 7-8 euro il chilo, mentre qualche bancarella di rivenditori scendeva anche a 6 oppure 11 euro per due kg, ma si trottava di castagne piemontesi delle zone di Cuneo oppure provenienti dalla Calabria. Tutti sperano di trovali domenica prossima per il bis a Premilcuore e per la prima domenica della Sagra del Tartufo di Dovadola.
A proposito di tartufo, il prezioso ‘tuber magnatum Pico’ ancora scarseggia, ma nonostante ciò il prezzo non risulta essere eccessivo: 200 euro l’etto quello bianco e 60 al kg il nero di taglia grossa e 30 il piccolo. Anche i funghi, abbondanti nella bancarella della commerciante Marisa Morelli di Santa Sofia, costavano 32 euro il chilo i porcini (provenienti dal Nord Italia o altre zone) e 20 i galletti.
Oltre mille i buongustai che si sono seduti a tavola per assaggiare qualche prelibatezza preparata negli stand della Pro loco sotto un enorme tendone, ma molti sono rimasti anche fuori nelle panchine o tavoli dei giardini, essendo una giornata di sole in cui le temperature, decisamente poco autunnali, hanno sfiorato i 30 gradi. Animato il paese dalle bancarelle dei prodotti autunnali tutto il giorno (fra cui anche quelle del miele pregiato) e dell’artigianato locale, mentre alcune famiglie, specialmente nel borghi medievali, hanno allungato le tavole nella via all’ora di pranzo, offrendo il caffè o qualche specialità ai passanti e visitatori.
Preso d’assalto anche il ponte della Maestà e il sottostante fiume, con alcuni che hanno osato allungare i piedi in acqua, invitati dalla calda giornata. Commenta il presidente della Pro loco Giuseppe Neri: "Ringrazio tutti i volontari che si sono impegnati a preparare, a risistemare e soprattutto a servire migliaia di visitatori agli stand gastronomici dalle 11.30 fino all’ora di cena".