A ormai un anno di distanza dal terremoto del 18 settembre 2023, le conseguenze delle forti scosse dello sisma di magnitudo 4.9 si fanno ancora sentire in tutto l’Appennino tosco-romagnolo, in particolare nella fascia che da Marradi (epicentro), attraversando la valle Acerreta, arriva a Tredozio e a Rocca San Casciano. La situazione più grave la vivono le 179 persone di Tredozio e le oltre 50 di Rocca San Casciano che si trovano ancora fuori dalle loro abitazioni inagibili.
Ma domenica scorsa le oltre 100 persone che hanno partecipato alla Festa della Madonna del Carmine e Badia della Valle, lungo la valle Acerreta che da Modigliana s’inerpica fino all’eremo di Gamogna, ai confini con Tredozio e San Benedetto in Alpe, hanno toccato con mano i disagi del post terremoto. Infatti, con la chiesa di Badia della Valle inagibile, tutte le manifestazioni religiose, culturali e sociali si sono svolte all’aperto.
A chi chiedeva quando riaprirà la chiesa di Badia della Valle e del territorio, il diacono Gianluca Massari, responsabile della parrocchia di Lutirano, ha risposto che è stata fatta una perizia dai tecnici, ma che ovviamente mancano i fondi per diverse centinaia di migliaia di euro per mettere mano ai restauri.
A questo proposito ha lanciato un appello per una raccolta fondi finalizzata ad affrontare le ingenti spese di restauro (Codice Iban parrocchia di Lutirano IT60 B076 0102 8000 0000 3581 822, specificando la causale: Restauro Badia della Valle). Già domenica scorsa, al termine delle manifestazioni, è iniziata una piccola raccolta, acquistando il calendario della Valle Acerreta 2025 (info: 328.8045578 e lucamassari1969@gmail.com). Nel pomeriggio di domenica scorsa è stata celebrata la messa sul piazzale della chiesa, animata dal Coro Città di Modigliana e presieduta da don Francesco Coradossi, parroco a Luogo e nipote del compianto don Paolo Coradossi (parroco 1942-1991) e originario di San Benedetto in Alpe.
È seguita la processione animata dalla Banda di Popolano, seguita al termine dal rinfresco per i partecipanti e dal concerto mobile di campane, a cura degli esperti dell’Unione diocesana campanari di Faenza-Modigliana. Quindi l’ingegnere Jacopo Piani di Bologna ha tenuto una conferenza su don Giovanni Piani, cappellano e poi parroco di Badia della Valle dal 1913 al 1920, a 90 anni dalla morte.
Quinto Cappelli