Primi barlumi di ripresa dopo la desolazione alluvionale. L’alba della rinascita arriva dal riavvio delle scuole (con le dovute eccezioni) di alcune attività legate alla sanità pubblica che durante le ore del cataclisma erano state inesorabilmente ridotte.
Lunedì si torna sui banchi in tutta la città. È questo il segno di ripartenza per eccellenza. Eccezion fatta per le scuole nei quartieri alluvionati: l’ordinanza del sindaco lascia chiuse, infatti, gli istituti di ogni ordine e gradi della Cava, Romiti, Villafranca e San Martino in Villafranca, San Benedetto e Roncadello. Le condizioni, scrive il sindaco, "non permettono l’accessibilità in sicurezza ai plessi". Quanto ci vorrà ancora? L’ordinanza non lo dice. Per il rientro una data plausibile – tutta da verificare, però – potrebbe essere mercoledì.
Sempre da lunedì l’Irst ’Dino Amadori’ di Meldola, una delle capitali nazionali della lotta contro il cancro, "riprende progressivamente la gestione degli appuntamenti", fa sapere una nota del centro sanitario. In particolare, precisa la comunicazione dell’Irst, i pazienti "che abbiano già in agenda un esame diagnostico, una terapia (fatta eccezione per quelle radioterapiche) o una visita, possono recarsi all’Irst senza necessità di conferma telefonica". Permangono due "ambiti sensibili, per i quali si richiede particolare attenzione: radioterapia e risonanza magnetica", perché sulle apparecchiature "bloccate negli scorsi giorni" si eseguono controlli: "Si consiglia di contattare Irst prima di raggiungere l’Istituto per una conferma definitiva". Restano invece problemi agli impianti di risonanza magnetica: tutti i pazienti saranno direttamente contattati dagli operatori Irst per conferma o rinvio".
Da Villa Serena, che fa parte del gruppo ’Ospedali privati’ convenzionati col servizio sanitario, arrivano altri segnali confortanti: "Proseguono a pieno ritmo gli interventi per riportare il prima possibile alla completa operatività Villa Serena", informa la struttura sanitaria colpita dall’esondazione del fiume Montone. "Il primo passo è ripristinare la piena efficienza dell’impianto elettrico in parte compromesso dall’acqua che si è introdotta nel vano interrato dell’edificio – sottolineano da Villa Serena –. Si potrà così riprendere prima l’attività ambulatoriale specialistica (visite ed esami) e poi quella chirurgica. La disponibilità, in emergenza, di un generatore esterno ha infatti permesso di gestire i reparti medici con sufficiente tranquillità, limitando al massimo la necessità di trasferire i pazienti a Villa Igea, non interessata dall’alluvione".
Sempre sul versante sanitario, l’Ausl Romagna ha attivato un servizio di supporto psicologico per le persone vittime di alluvione. Da oggi verrà inoltre messo a disposizione un cellulare per ogni ambito della Romagna. Per Forlì è il 3317487610.
Anche Confesercenti è all’opera "per ripristinare l’operatività della sede di via Pelacano colpita duramente dall’alluvione", rimarca una nota dell’associazione di categoria. "Contiamo di poter riprendere un’operatività efficiente fin dai primi giorni della prossima settimana. Da lunedì mattina sarà operativa, come riferimento centrale, la sede di Forlimpopoli al numero telefonico 0543745449".
Riapertura in vista pure per I Musei del San Domenico, con la mostra ’L’Arte della moda’ rispalancherà le porte lunedì.
Resta invece chiuso anche lunedì prossimo, come informa una nota della Rsu Fiom-Cgil, lo stabilimento Electrolux. "Manca la corrente elettrica che serve per mettere in sicurezza lo stabilimento e per fare ripartire la produzione. E l’Enel non risponde" sottolinea un comunicato del sindacato.