L’aggiornamento del piano di protezione civile di Forlì è stato discusso ieri nella riunione della prima commissione. A relazionare sono stati gli assessori Giuseppe Petetta e il funzionario deputato, il geologo Marcello Arfelli.
L’aggiornamento è in corso di svolgimento dopo l’approvazione del piano che è avvenuta nel 2021: per legge tale piano deve essere aggiornato almeno ogni tre anni. Nella sua prefazione l’assessore ha spiegato come il piano sia stilato insieme dai 15 Comuni del comprensorio forlivese. Nella sua spiegazione tecnica, Arfelli ha mostrato quali cambiamenti la revisione porterà al piano dal punto di vista di diversa dislocazione delle aree di ammassamento – previste in via Copernico e via Savelli –, così come non sarà più prevista un’eventuale tendopoli in via Copernico. "Considerando che le aree ormai sono cementificate e non sarebbe possibile piantare tende" ha spiegato il geologo.
Aggiustamenti che derivano sia dal mutare della mappa della città, sia dagli eventi avversi di questi anni, soprattutto dell’alluvione dello scorso anno, che fanno ragionare, per esempio, di prevedere di spostare la sede del coordinamento provinciale di protezione civile ora in via Cadore: una delle prime aree allagate a maggio dello scorso anno.
A questi aggiustamenti si sommano poi le richieste e le idee scaturite da vari incontri realizzati con i quartieri e le associazioni. A farne un elenco è stato l’assessore Petetta. Tra le raccomandazioni più impellenti c’è quella di ampliare l’organico, considerando che Arfelli, al momento, è l’unico dipendente, condiviso tra tutti e 15 i Comuni, che si occupa del piano di protezione civile. "Tra le richieste – spiega Petetta –, c’è stata anche quella di realizzare un sunto del piano da poter rendere fruibile sul sito". Tra le idee anche quella di realizzare degli incontri con i cittadini e promuovere l’iscrizione al sistema ‘Alarm System’ per venire informati via telefono in caso di allerte.
Sulla divulgazione è intervenuto anche Arfelli: "Se organizziamo degli incontri con gli adulti, siamo sicuri che non verrà nessuno. Per questo fino al 2019 organizzavamo interventi nelle classi con il progetto ‘Mi metto al sicuro’, coinvolgendo fino a 2mila studenti. Il covid ha azzerato tutto questo, ma quest’anno torneremo nelle classi a partire da gennaio". L’aggiornamento potrebbe arrivare entro l’autunno, secondo l’assessore Petetta.
Matteo Bondi