Protezione civile: un weekend di festa

Stand gastronomici al campo sportivo per la 21ª edizione della rassegna. Musica dalle 21,15.

Protezione civile: un weekend di festa

Andrea Visani, presidente della Protezione civile di Tredozio, molto attiva in paese soprattutto durante le ultime emergenze: alluvione, frane e terremoto

Si è aperta ieri e proseguirà questa sera e domani, presso il campo sportivo di Tredozio, la 21ª edizione della Festa della Protezione civile, organizzata dall’associazione locale, in collaborazione con il Gruppo cacciatori e con il patrocinio del Comune e della Pro loco.

Gli stand gastronomici si apriranno oggi alle 19 e domani alle 12 per il pranzo e alle 19 per la cena. Il menù prevede varie specialità della cucina tradizionale romagnola che s’incontra con quella toscana, fra cui crostini di colombaccio, tagliatelle con ragù di lepre e con ragù oppure con scalogno, tortelli di patate con ragù e con ragù di lepre, polenta al ragù, coscia di pollo e contorno, salsiccia e contorno, castrato e contorno.

Solo sabato stufato di cervo con polenta. Il contorno consiste in polenta fritta, patate fritte e pomodorini gratinati.

Questa sera alle 21.15 è in programma intrattenimento musicale con Strada 302 Band e domani sera con Ruffu’s Duo.

La Protezione civile di Tredozio, presieduta da Andrea Visani, è molto attiva in paese, specialmente in collaborazione con l’amministrazione comunale e con le altre associazioni di volontariato, sempre pronta ad intervenire in casi di calamità naturali a livello locale, come pure regionale e nazionale.

Commenta il presidente Visani: "Durante l’emergenza dell’alluvione del maggio 2023, quando Tredozio è rimasto isolato per alcune settimane, e per il terremoto del 18 settembre scorso, che ha creato tanti disagi in paese, con sfollati e case e luoghi pubblici inagibili, l’opera dei volontari della Protezione civile è stata fondamentale per aiutare la popolazione in difficoltà, non solo nei soccorsi immediati, ma anche come supporto fondamentale nell’intera opera dell’emergenza pubblica".

Quinto Cappelli