OSCAR BANDINI
Cronaca

Provincia stravolta da 4.161 frane "Danni acuiti dal territorio fragile"

I carabinieri forestali hanno censito gli effetti dell’ondata di maltempo di maggio: i risultati dei rilievi

Provincia stravolta da 4.161 frane  "Danni acuiti dal territorio fragile"

Provincia stravolta da 4.161 frane "Danni acuiti dal territorio fragile"

di Oscar Bandini

I carabinieri forestali di Forlì-Cesena hanno censito 4.161 frane, causate dalle eccezionali ondate di maltempo del maggio scorso e oltre 3.500 di queste hanno prodotto danni su opere, manufatti o aree rilevanti dal punto di vista economico, sociale e ricreativo, interessando 24 Comuni della Provincia. La maggior parte dei danni è stata registrata a carico di strade – si legge nella nota diffusa dal Comando – a cui seguono le colture agrarie. Complessivamente queste due tipologie coprono l’85% dei danni rilevati.

Altri danni meno significativi dal punto di vista numerico, ma decisamente rilevanti sotto quello economico, riguardano fabbricati, reti tecnologiche, acquedotti. Il maggior numero di frane censite, 714, risulta ubicato nel Comune di Predappio, seguito da Modigliana con 482, Sarsina con 417, Civitella con 344, Mercato Saraceno con 302. Impatti decisamente meno significativi hanno contraddistinto per esempio, il territorio di Verghereto, con 24 eventi, o quello di Borghi, con 11 frane. Si tratta in genere di frane di piccola estensione, cioè con superficie inferiore ai 500 mq, pur essendo ascrivibile una significativa aliquota del 24% a quelle di maggiori dimensioni, con superficie superiore ai 1.000 mq. Sorprendentemente, per l’88% i corpi di frana rilevati sono riferibili infatti a formazioni vegetali naturali o semi-naturali.

I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri forestali nei mesi di giugno e luglio, quindi è stata effettuata l’analisi dei dati. Sono stati impegnati tutti i 15 Nuclei Carabinieri Forestale e del Parco operanti in provincia. I risultati del censimento, costituiti da una relazione illustrativa e da un data base recante oltre 41.000 informazioni georiferite, sono stati messi a disposizione della competente Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile.

"Gli eccezionali eventi meteo di maggio – commenta il colonnello Gabriele Guidi, comandate del Gruppo Carabinieri Forestale di Forlì-Cesena – restano individuati come causa principale delle migliaia di frane censite, unitamente a una sostanziale fragilità del territorio. In prospettiva futura si ritiene che si potrebbe ridurre il danno mediante il recupero e l’aggiornamento delle prassi di manutenzione ordinaria del territorio con particolare riguardo soprattutto al governo delle acque, alla rete scolante e al reticolo idrografico di collina e montagna. Tale aggiornamento dovrà tenere conto necessariamente degli effetti dei mutamenti climatici in atto. Sotto questo profilo, il censimento offre alcune chiavi interpretative del fenomeno occorso". È infatti sull’area dell’abbandono dei terreni, secondo il comandante provinciale dei Carabinieri Forestali, che occorre accendere i riflettori, approfondire le conoscenze e delineare scelte, obiettivi e strategie.

Operazione importante quella effettuata in soli 2 mesi attraverso un’attività di monitoraggio che ha consentito così di restituire a comunità e istituzioni un significativo patrimonio conoscitivo, di analisi e valutazione.