Forlì, 12 dicembre 2024 – Nel dolore più profondo, un gesto di solidarietà può diventare luce. È accaduto a Carmen Iacovazzo, 40 anni, che, dopo aver perso il marito Daniele Bosi, di soli 47 anni, a causa di un tumore aggressivo che è progressivamente peggiorato, ha trovato nei suoi colleghi della Saica Flex, azienda di imballaggi di Meldola, nel Forlivese, in cui lavora da diciotto anni, un aiuto inaspettato. Con un gesto generoso e corale, i compagni di lavoro hanno raccolto 700 ore di ferie e gliele hanno donate, per consentirle di recuperare un po’ di serenità e, soprattutto, di stare vicino ai suoi bambini che hanno appena perso il papà. Non solo. Anche l’azienda di Faenza, nel Ravennate, dove lavorara il marito si è mobilitata e ha organizzato una raccolta fondi per darle una mano a ripartire.
Un’ondata di affetto che le sta permettendo di affrontare un momento tanto drammatico per la sua famiglia, provata dal dolore e da un lungo calvario. “Non avevo più ferie: le ho usate tutte durante i suoi giorni di ricovero e nell’ultimo anno, per stare vicino a Daniele, che era invalido al cento per cento, ho chiesto il congedo con la 104 – spiega Carmen –. L’idea di donare ore di permesso è nata dal mio capo reparto, Alessandro Cicognani, che ha poi coinvolto anche il resto del personale. Sono rimasta a bocca aperta per questo gesto: non me l’aspettavo e non era scontato. A loro va il mio più sincero ringraziamento”.
Anche l’azienda di Daniele, l’Atl Group, impresa di divani di Faenza, ha organizzato una raccolta fondi per aiutare la famiglia con le spese. “Mio marito era benvoluto: tutti lo ricordano come un uomo dedito al lavoro e agli affetti – continua Iacovazzo –. Durante la malattia moltissimi colleghi venivano a trovarlo a casa”.
Il calvario della famiglia è iniziato nel 2021, da lì è stato un susseguirsi di accertamenti, interventi e terapie: “Abbiamo vissuto tante complicazioni man mano che il tumore avanzava. Ogni volta che c’era un aggravamento o un’emergenza i medici ci dicevano di preparaci al peggio ma Daniele era una forza della natura e ha resistito per tre anni. Ha sempre accettato ogni brutto momento, ci dava la forza di andare avanti. Per noi vederlo spegnersi lentamente è stato molto doloroso – sottolinea con commozione la donna – e oggi, che viviamo senza di lui, lo è ancora di più: ci manca nei piccoli gesti quotidiani. Potergli stare vicino in questi anni è stato per me un grande regalo”.
Carmen e Daniele erano sposati da 17 anni e dal loro amore sono nati due bambini, Filippo e Federico, che oggi hanno 14 e 8 anni. “Ai miei figli non ho mai nascosto niente della malattia. Hanno vissuto ogni giorno accanto al papà. Quando mio marito si è ammalato Federico aveva solo cinque anni, troppo piccolo per avere ricordi del padre in salute. Daniele è volato via due giorni prima del suo ultimo compleanno”. Ora Carmen dovrà ricostruire, giorno dopo giorno, una nuova quotidianità per sé e per i ragazzi: “Abbiamo bisogno di stare insieme e prenderci del tempo per ritrovarci – conclude –. Grazie al grande gesto di solidarietà dei miei colleghi potrò stare a casa con i miei figli e recuperare le forze dopo mesi di angoscia accanto a mio marito”.