‘Ridolfi’, grandi manovre. Il dg Gilardi verso l’addio. Progetti e voli da definire

Trapela la voce della partenza del manager che ha gestito la programmazione, ‘padre’ di Go to fly e Go to travel. La società non conferma né smentisce .

‘Ridolfi’, grandi manovre. Il dg Gilardi verso l’addio. Progetti e voli da definire

Trapela la voce della partenza del manager che ha gestito la programmazione, ‘padre’ di Go to fly e Go to travel. La società non conferma né smentisce .

Novità in vista al Ridolfi. Da fonti vicine all’aeroporto, è emersa la notizia che il rapporto tra F. A. e il suo direttore generale Andrea Stefano Gilardi stia arrivando al termine. Pur ancora in organico, infatti, a quanto pare a metà settembre Gilardi ‘volerà’ altrove lasciandosi alle spalle l’esperienza del Ridolfi che l’ha visto sin dagli inizi tra le figure più influenti. Né il diretto interessato, né F. A. confermano il vicino divorzio, ma nemmeno lo smentiscono.

Ma in che modo l’abbandono del direttore generale potrebbe influire sul futuro del Ridolfi? Quali sono gli scenari che potrebbero aprirsi dall’autunno? Sarà, innanzitutto, da vedere che prospettiva potranno avere i progetti ‘Go to fly’ e ‘Go to travel’, fortemente voluti proprio da Gilardi: mentre il secondo si propone di comporre pacchetti viaggio completi, il primo si configura, com’è noto, come una compagnia aerea virtuale.

È proprio sul sito di Go to fly che si possono sfogliare tutte le rotte dell’estate: Olbia, Cagliari, Catania, Pantelleria, Lampedusa, poi ancora Zante, Cefalonia, Corfù e Lefkada, Karphatos e Atene. Nel menù a tendina è ancora possibile selezionare Mykonos, ma il calendario non mostra alcuna data disponibile: il volo è stato tagliato a inizio stagione: "Le vendite non sostenevano i voli così abbiamo cancellato del tutto quella destinazione. Per fortuna i passeggeri coinvolti sono state poche decine e rimborsati. Le cancellazioni, in un certo senso, fanno parte del gioco", aveva spiegato Gilardi a inizio luglio nel contesto di un’intervista.

In quella stessa occasione il manager si era mostrato molto ottimista sull’andamento delle vendite e aveva dichiarato che "i numeri sono in forte crescita rispetto allo scorso anno: abbiamo già più che superato i passeggeri di tutto l’anno scorso e altre vendite ci attendono nelle prossime settimane".

La prossima partenza di Gilardi – le cui motivazioni sono ancora solo ipotizzabili – potrebbe non essere l’unica ‘grande manovra’ che riguarda il Ridolfi. Nei mesi scorsi erano insistenti, infatti, voci che prefigurano un passaggio di mano con l’arrivo di nuovi azionisti. In merito Gilardi aveva risposto: "Oggi contiamo su un azionariato più che solido. Parliamo di imprenditori che hanno investito tantissimo in risorse proprie e che, per ora, non hanno ancora raccolto ciò che hanno seminato. Senz’altro arriverà il giorno in cui vorranno raccogliere, oppure vorranno farsi supportare da altri. In particolare se Forlì diventerà, come speriamo, un’alternativa naturale allo scalo bolognese".

Appena poche settimane fa, di fatto, sembrava essere sul punto di concretizzarsi l’ipotesi che lo scalo di Forlì potesse essere utilizzato già in agosto come pista di ‘scarico’ per un Marconi congestionato di voli e passeggeri: lo stesso sindaco Zattini in quell’occasione aveva detto che il Ridolfi sarebbe stato pronto "anche da subito". La cosa, però, è finita in un nulla di fatto, visto che pochi giorni dopo i manager del Marconi hanno palesato la volontà di voler gestire autonomamente i propri voli, considerati "attrattivi proprio perché operati a Bologna".