
Dopo il no (che sembrerebbe definitivo) di Maria Giorgini, neo segretaria generale della Cgil Forlì-Cesena, la lista dei possibili candidati di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative a Forlì nel 2024 si va assottigliando sempre più. Il Pd è alle prese con le votazioni nei circoli per l’elezione del nuovo segretario territoriale, con una corsa a due tra Alessandro Gasperini e Gessica Allegni. Alla fine della prossima settimana si dovrebbe sapere chi l’avrà spuntata, ma il nome più atteso rimane quello di chi contrapporre a Gian Luca Zattini il prossimo anno.
A inizio anno i nomi dei papabili erano tre: oltre alla Giorgini, c’era quello di Edoardo Russo, giovane presidente dell’Azione Cattolica e socio della Fondazione Carisp, figlio del compianto Guglielmo che fu vicepresidente della Provincia e presidente di Legacoop. Edoardo si è chiamato fuori con una lettera al Carlino. L’altro nome era quello di Graziano Rinaldini, storico numero uno di Formula Servizi e attivissimo nella Protezione civile, che, però, ha più volte detto – anche pubblicamente – di volersi dedicare al volontariato dopo la pensione. A parte Russo, sui nomi di Giorgini e Rinaldini il tam tam è continuato in tutti questi mesi e, anche oggi, l’ex presidente di Formula Servizi sembra essere sulla bocca di tanti iscritti al Pd come identikit perfetto per incarnare il candidato sindaco di un’ampia coalizione di centrosinistra a matrice dem.
Le alternative, al momento, sembrano essere molto labili. Difficile che corra Valentina Ancarani, consigliera comunale e vicepresidente della Provincia, oltre che neo-mamma; Carlo Sorgi, ex magistrato già presidente del Tribunale del Lavoro di Bologna, cerca sponde ma una sua candidatura stenta a decollare; difficile puntare, a parte la Ancarani, su qualcun altro dei consiglieri comunali forlivesi. In questo quadro non facile, gli addetti ai lavori segnalano un tentativo di convincere Rinaldini a rivedere la sua posizione. Di certo, l’ex cooperatore è molto attivo politicamente – era nel comitato pro Bonaccini alle primarie, ha firmato la lettera di sostegno a Gessica Allegni –, ma si tratta di capire se accetterà il compito di provare a riconquistare la città dopo la storica sconfitta nel 2019.
Starà al nuovo segretario e al nuovo direttivo riuscire a sbrogliare la matassa delle candidature del prossimo anno (oltre che a Forlì si voterà anche in altri 10 comuni del comprensorio) cercando, nel contempo, di allargare le alleanze sia a sinistra che al centro. Tutte situazioni che nel 2019 non riuscirono e provocarono la sconfitta di Giorgio Calderoni.
Matteo Bondi