Risorse, bilanci e il progetto Sole: i nodi della sanità

La Giunta Bonaccini propone una legge sulla sanità che serve solo a battere cassa, senza riorganizzare il sistema sanitario regionale. Il disavanzo dell'Ausl Romagna è di 220 milioni, con disservizi per i cittadini e carichi di lavoro per il personale. La reazione del mondo associativo è silente.

Risorse, bilanci e il progetto Sole: i nodi della sanità
Risorse, bilanci e il progetto Sole: i nodi della sanità

Non possiamo appoggiare la proposta di legge sulla sanità della Giunta Bonaccini, che serve solo a battere cassa pretendendo dal Governo più risorse senza che si prospetti a monte una riorganizzazione strutturale del sistema sanitario regionale per bloccare gli sprechi e risolvere i gravi problemi gestionali e amministrativi.

È assurdo che l’assessore regionale Raffaele Donini scarichi sull’attuale Governo problemi del decennio precedente. Evidente, quindi, la strumentalità del Pd che lancia una mobilitazione anche a livello territoriale per sostenere la proposta, mentre dovrebbe dare avvio a una profonda autocritica. Dopo anni di silenzio complice nei confronti di ‘governi amici’, la Giunta Bonaccini si sveglia pretendendo nuove risorse dal sistema sanitario nazionale. E lo fa, naturalmente, quando al Governo c’è il centrodestra che, in controtendenza con il passato, ha immesso nel Fondo sanitario nazionale 2 miliardi di euro in più.

Non ci sono scusanti. Il disavanzo registrato nel 2022 dalla Regione Emilia Romagna appare sproporzionato perfino rispetto a regioni che hanno avuto un impatto Covid simile ma con servizi sanitari più virtuosi. Prima di chiedere nuove risorse, Donini metta la parola fine agli sprechi, alle assunzioni ‘politiche’, alle promesse, alla propaganda, ai tagli lineari ai servizi.

Jacopo Morrone,

deputato Lega

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Da alcuni mesi, specialmente all’inizio della settimana lavorativa, il programma Sole incappa in rallentamenti e malfunzionamenti che impediscono di usufruirne per alcune ore: lo scorso 18 settembre il programma ha smesso di funzionare completamente, nonostante le migliaia di telefonate dei medici di tutta la regione ai responsabili del Progetto Sole e ad alcuni medici sarebbe stato risposto che il programma potrebbe registrare malfunzionamenti e blocchi completi almeno per un altro mese. Il mancato funzionamento del Programma Sole impedisce ai medici di preparare e inviare ricette e richieste di esami, così come di ricevere le risposte degli esami e delle visite per via telematica, oppure di predisporre certificati di malattia Inps a meno di non utilizzare un altro programma informatico. Di chi sono le responsabilità? Cosa si fa per risolvere la situazione?

Stefano Bargi e altri 6 consiglieri regionali Lega

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A scorrere il bilancio preventivo dell’Ausl Romagna, che mette in luce una voragine economica di quasi 220 milioni, aleggia lo spettro della mala gestione tra gli imprenditori che sono abituati a far quadrare i conti fino all’ultimo centesimo. I dati mettono nero su bianco un peggioramento di 21,9 milioni di euro: il disavanzo più rilevante a livello regionale. È inconcepibile alla luce dei tanti disservizi che i cittadini vivono all’ospedale Morgagni-Pierantoni. I sintomi sono la mancanza di posti letto, un Pronto soccorso con attese anche di 20 ore e le lunghe liste per gli esami. Anche il personale spesso lascia il posto fisso in ospedale a causa dei carichi enormi di lavoro.

Mi sarei aspettato una reazione da parte del mondo associativo, rapidissimo (a volte...) nel dire la sua. Noto le silenti Legacoop e Cgil: non vorrei fosse per una sorta di collateralismo verso un certo mondo. Se così fosse, sarebbe ancora più grave, perché la sanità non deve avere distinzioni politiche.

Alberto Zattini, direttore Confcommercio Forlì