QUINTO CAPPELLI
Cronaca

"Risparmio energetico nelle dimore storiche"

Tredozio, Beatrice Fontaine di Palazzo Fantini ha partecipato all’assemblea regionale a Reggio Emilia promossa dalla sua associazione

"Risparmio energetico nelle dimore storiche"

"Risparmio energetico nelle dimore storiche"

"La riduzione dell’impatto ambientale, attraverso innanzitutto l’efficientamento energetico e il ricorso alle fonti rinnovabili, è uno degli obiettivi che l’Associazione Dimore storiche intende perseguire per migliorare la conservazione di strutture che rappresentano un patrimonio per la collettività". Lo ha sostenuto Beatrice Fontaine, presidente regionale dell’Associazione Dimore storiche dell’Emilia-Romagna, in occasione dell’assemblea regionale annuale, che si è svolta sabato scorso a Reggio Emilia.

"Non a caso le Dimore – ha proseguito la presidente regionale Beatrice Fontaine, che è anche titolare di palazzo Fantini nel cuore di Tredozio - sono edifici che presentano elevati costi energetici e, allo stesso tempo, bassa efficienza. In attesa dell’attuazione da parte del Governo dell’approvazione della delega fiscale (molto importante per aiutare a sostenere gli elevati costi altrimenti difficilmente affrontabili dai soli proprietari ndr) è altresì fondamentale che anche la Soprintendenza ci venga incontro, prevedendo un regolamento che consenta di intervenire in maniera diretta e più agevole sui nostri beni, fatta salva la tutela del patrimonio architettonico, artistico e culturale".

Durante il dibattito, è stato anche spiegato come, nonostante le difficoltà nel portare le energie rinnovabili all’interno delle Dimore storiche, è possibile farlo, intervenendo in quelle parti di edifici che non sono interessate, o che sono solo parzialmente interessate, da vincoli.

Per quanto riguarda, ad esempio, i pannelli fotovoltaici, é stato consigliato di posizionarli ove possibile, in posti adeguati che non impattino sull’ambiente esterno dal punto di vista paesaggistico.

Venire incontro alle Dimore storiche, favorendo l’insieme delle operazioni utili ad ottimizzare lo sfruttamento delle fonti energetiche, per la presidente Fontaine significa "considerare il ruolo che le Dimore storiche ricoprono a livello socio-economico e culturale per l’intera regione". Beatrice Fontaine parla anche per esperienza diretta, in quanto da decenni lo stesso palazzo Fantini è aperto a manifestazioni pubbliche in convenzione col comune e associazioni culturali e turistiche di Tredozio.

"Le Dimore storiche favoriscono diverse filiere: quella artigiana, in particolare quella del restauro, quella del turismo con ricadute positive su ristorazione e attività ricettive, senza dimenticare il settore eventi e convegni. Si tratta di luoghi che sicuramente possono fare la differenza per mantenere vivi i territori, soprattutto quelli più periferici".

Conclude poi la presidente Fontaine: "Proprio per questo motivo continuiamo a impegnarci insieme alle istituzioni, affinché le Dimore storiche possano rientrare come protagoniste sempre più all’interno dell’offerta culturale e turistica dei nostri territori".