Forlì, 10 giugno 2023 – Il video ha fatto il giro del web scatenando sconcerto e raffiche di reazioni: un uomo armato di accetta ne insegue un altro, facendo vibrare l’arma fino ad abbatterla sull’asfalto, a pochi centimetri dall’assalito, sollevando nell’attrito una scia di scintille. Una scena da film americano che, invece, ha avuto luogo giovedì a Forlì, in pieno centro, di fronte alla galleria Saffi. L’assalitore poi è fuggito e la polizia lo sta cercando: per lui, un 30enne marocchino già noto alle forze dell’ordine, l’accusa è di tentato omicidio.

All’indomani del fatto, intanto, in corso Mazzini non si parla d’altro. "Per fortuna fatti così violenti non sono all’ordine del giorno – commenta Gianluca Agasisti, della tabaccheria Aerre –, però non si può negare che questa sia una zona molto difficile". In negozio è presente il custode del condominio: è lui che ha ripreso la scena col cellulare de ha molto da raccontare: "Io da lì vedo tutto – dice –. Spesso le cose si innescano qui davanti, nei due market sotto il voltone. Liti, grida... La mattina lì sotto trovo di tutto: feci, urina, bottiglie rotte, avanzi di droga". Quello dell’accetta non è l’unico video che ha girato e ha in memoria: ne mostra uno in cui un ragazzo inveisce contro un altro, al centro della strada. E lo sfondo è ancora la galleria Saffi.
“Io riprendo sempre tutto e chiamo le forze dell’ordine, anche se poi possono fare poco. Ora è stato chiuso uno dei due market per quindici giorni... È una punizione da bambini, a cosa può servire? Le leggi vanno fatte rispettare con serietà". Fuori, una passante confessa: "Io lavoro in zona come segretaria e un po’ di paura ce l’ho, come pure le mie colleghe. Non ci è mai successo niente, ma spesso quando usciamo la sera vediamo che l’atmosfera è tesa. Spero che questo fatto eclatante serva a portare l’attenzione sul problema che c’è qui".
Si parla del ‘video dell’accetta’ anche più giù, al ‘Caffè della città’. "Io so cosa è stato a far partire la lite – commenta un avventore –. Droga, ovviamente. Nelle cose che succedono qui in corso Mazzini la droga c’entra praticamente sempre". "Però – interviene la barista – non è un problema che riguarda solo gli immigrati. I guai arrivano anche dagli italiani. Sono situazioni brutte al di là della nazionalità".
Al bancone c’è anche un uomo che fa parte della consulta degli stranieri: "A me vedere questi episodi fa male – dice –. Abbiamo avuto l’alluvione, la città è piena di problemi, stiamo cercando di risollevarci in un momento così difficile ed ecco persone che fanno gesti spaventosi, che inevitabilmente finiscono per infangare tutti noi immigrati e mettono in cattiva luce una città che ha fama di essere tranquilla. Sono persone fuori dal mondo che meritano una punizione severa".