
Rocca delle Caminate sorge a 356 metri sul livello del mare, a 4 chilometri da Predappio
Forlì, 12 marzo 2025 –
Dopo oltre due mesi di chiusura invernale, sabato prossimo (15 marzo) sarà riaperta al pubblico Rocca delle Caminate, che fu fortilizio romano, poi castello medievale e infine, durante il Ventennio, residenza di vacanza di Benito Mussolini e della sua famiglia.
Per tutto il periodo primaverile ed estivo, la rocca sarà aperta da Serinar il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 19, con l’ultimo ingresso alle ore 17,30 e con le seguenti tariffe: 7 euro (gratuito fino a 12 anni), 5 euro ridotto per i giovani dai 12 ai 18 anni e gli over 65, gratuito per le persone diversamente abili e i loro accompagnatori.
Per tutti coloro che saliranno alla Rocca per la visita è disponibile il percorso culturale composto da 24 pannellature, divise in due parti: la prima racconta la storia millenaria dalle origini, mentre la seconda si sofferma sulle vicende del Novecento.
Inoltre, è scaricabile gratuitamente da Appstore (IOS) e Google Play (Android) la App denominata ‘Rocca delle Caminate’, recentemente aggiornata, ricca di informazioni e immagini per approfondire i contenuti del percorso culturale e può essere utilizzata anche come audioguida, attivabile tramite QR Code di fronte ad ogni postazione del percorso stesso. Nel corso del 2024 sono stati 2100 i visitatori, in crescita rispetto al 2023, quando sono stati 1.500. I responsabili segnalano anche la presenza di alcune classi scolastiche accompagnate dagli insegnanti.
Il castello di Rocca delle Caminate si trova nel comune di Meldola, in provincia di Forlì-Cesena, sul crinale fra le valli del Bidente e del Rabbi, a 356 metri sul livello del mare, ai confini e sul lato che si affaccia a Predappio, da cui dista 4 chilomteri e 16 chilometri da Forlì.
Ricostruito intorno al Mille su un fortilizio romano, Rocca delle Caminate nel medioevo fu un castello conteso fra gli Ordelaffi di Forlì, i Malatesta di Rimini e i Belmonti locali, finché nel Cinquecento passò alla Santa Sede. Nel 1870 fu semidistrutto da un terremoto e abbandonato per 50 anni.
Fra il 1924 e il 1927 la Rocca fu restaurata con una sottoscrizione o “prestito littorio” fra i fascisti romagnoli e donata a Benito Mussolini come residenza estiva.
Il 28 settembre 1943 vi si tenne, presieduto da Mussolini, il primo Consiglio dei Ministri della Repubblica Sociale Italiana, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista.

Durante il Ventennio, quando nel castello di Rocca delle Caminate era presente Benito Mussolini, che trascorreva lì le vacanze estive, la luce di un faro installato in cima al mastio della torre era ben visibile di notte in tutta la Romagna.
Quando, una decina d’anni fa, la Provincia di Forlì-Cesena, proprietaria dell’immobile, ha concluso i lavori di restauro con circa 5mlioni di euro, si discusse, a livello locale e nazionale, se rimettere in funzione il faro, “almeno dieci minuti per notte in segno di ripresa dell’intera Romagna turistica”, ma alla fine si decise “per opportunità politica” di ricollocare in cima alla torre solo l’edicola che lo conteneva, mentre il faro è rimasto a terra smontato.
Il castello è formato da 1000 metri quadrati all’interno, da un parco di 7 ettari e dall’attigua ex caserma dei carabinieri (di proprietà demaniale, in gestione agli scout dell’Agesci).