
Il presidente Tonino Bernabè lungo il coronamento della diga di Ridracoli
L’assemblea dei soci di Romagna Acque ha approvato all’unanimità il bilancio 2024. Un bilancio in crescita pari a circa 69,2 milioni di euro rispetto ai 62,3 del 2023 con un utile netto di 7,9, superiore di 2 milioni circa rispetto all’anno precedente. E sempre a proposito di numeri, nel corso del 2024, la società ha fornito 112 milioni di metri cubi d’acqua, circa 1,5 milioni in più rispetto al 2023 grazie al positivo andamento idrologico a partire da gennaio e per la primavera, contrassegnata da ben 5 tracimazioni della diga di Ridracoli.
"Ad oggi si può ritenere ragionevole stimare un prelievo da Ridracoli per l’anno 2025 in linea rispetto al budget, che è fissato in 52 milioni di metri cubi. Vista la carenza idrica che sta diventando un elemento caratterizzante le ultime stagioni estive – precisa la nota della società – rimane strategico preservare la risorsa Ridracoli adottando un atteggiamento prudenziale sull’utilizzo di questa risorsa. In linea con gli altri anni, Romagna Acque continua, su proposta di Atersir, a rinunciare a una serie di adeguamenti tariffari che permettono di mantenere più bassa la tariffa dell’acqua all’ingrosso. Nel 2024, il totale delle rinunce ammonta a 8,9 milioni di euro. Complessivamente nel periodo 2024-2029, le tariffe dell’acqua all’ingrosso saranno più basse per oltre 31 milioni".
Per quanto riguarda il piano degli investimenti, nel comprensorio forlivese c’è la ‘Terza Direttrice’, ovvero la condotta Standiana-Forlimpopoli-Casone-Torre Pedrera, per la quale è stata avviata la progettazione definitiva. Sarà ampliata la sede forlivese, con la costruzione di un nuovo edificio adiacente all’attuale, che verrà realizzato entro il 2029, per un costo complessivo di 2,5 milioni. Dopo il 2030 entrerà in esercizio il potenziamento delle opere di captazione e adduzione a servizio del comune Portico e San Benedetto. "Dati positivi anche nel settore energetico – precisa il direttore Gian Nicola Scarcella –. Nel 2024 i kWh acquistati di energia elettrica sono stati pari a 35 milioni di kilowatt/ora (kWh), cui si aggiungono 2,1 milioni di kWh consumati in auto produzione da impianti idroelettrici e fotovoltaici. Per quanto riguarda la vendita di energia da fonti rinnovabili, il consuntivo 2024 evidenzia ricavi netti pari ad oltre 1,2 milioni di euro a fronte di circa 9 milioni di kWh venduti. Nel 2024 i ricavi sono rimasti uguali al 2023".
Inoltre, "dal 1° gennaio 2026 saranno conferite a Romagna Acque le proprietà dei rami di aziende romagnole che contengono le reti idriche. Le società interessate sono Amir, Società Italiana Servizi, Unica Reti,Team e Ravenna Holding e questo progetto si inquadra come un aumento di capitale sociale di Romagna Acque".
Il presidente Tonino Bernabè fa il punto della situazione: "Il prossimo anno, Romagna Acque compirà 60 anni di vita. Ci stiamo preparando a divenire entro il 1° gennaio 2026 la patrimoniale unica della Romagna, raddoppiando nella sostanza i valori patrimoniali mediante il conferimento delle reti idriche romagnole, e al rinnovo della concessione in scadenza al 31 dicembre 2027 per i servizi di captazione, potabilizzazione e distribuzione primaria per gli usi civili". È orgoglioso delle sfide affrontate: "Variabilità climatica, gli eventi estremi come l’alluvione del maggio 2023 e le piogge intense di settembre e ottobre 2024, l’aumento dei costi energetici tra 2022 e 2023, e la spinta inflattiva che impatta sugli acquisti delle materie prime e sulla gestione dei lavori pubblici". Dunque, "dobbiamo saper guardare al futuro con fiducia facendo crescere e sostenendo il ricambio generazionale di Romagna Acque anche a fronte del progressivo turn over del personale interno".
Oscar Bandini