Prima della Riviera, per i forlivesi c’era il Ronco Lido: una spiaggia urbana apprezzata, in estate, da chi non aveva l’abitudine o la possibilità di andare al mare. Poi è diventato il centro dello sport cittadino, con campi da calcio, basket, sale polifunzionali e un ristorante. La decadenza, lenta ma inesorabile, è cominciata nei primi anni Duemila. Il ristorante ha chiuso e le aree sportive sono state sempre meno utilizzate. Un lungo contenzioso tra Comune e privati si era appena risolto a favore dell’ente pubblico e il progetto per la riqualificazione della zona si era concretizzato pochi mesi prima dell’alluvione, quando l’acqua del fiume Ronco, arrivata impetuosa ad allagare ogni cosa, ha spento le speranze di chi si augurava una nuova vita per il Ronco Lido e ha reso del tutto inutilizzabili i campi da calcio.
Il fango, nel tempo, si è asciugato e l’argine è stato riparato, ed è stato allora che l’ex ristorante è diventato una casa abusiva. A segnalare panni stesi ad asciugare fuori dall’edificio abbandonato sono stati alcuni abitanti del Ronco. Quando sono arrivati gli agenti della Polizia di Stato e della Locale hanno trovato una situazione decisamente critica. Nel corso del controllo sono stati individuati sette occupanti abusivi di origini nordafricane, di cui un minorenne, tutti con precedenti di polizia. "Da allora – racconta Samantha Servadei, coordinatrice del quartiere – non ci risulta che altre persone abbiano abitato abusivamente l’edificio, ma resta il fatto che la zona è degradata e si presta allo sviluppo di situazioni problematiche".
Molte aspettative sono riposte nei lavori, già finanziati, che però indugiano a partire: "Il progetto è molto ambizioso ed era piaciuto un po’ a tutti, però restano molti dubbi – prosegue Servadei –. Di fatto l’inizio dei lavori è stato rimandato più volte rispetto alle previsioni dell’amministrazione e a noi residenti farebbe piacere avere notizie certe sul cronoprogramma, per questo abbiamo chiesto un incontro pubblico che coinvolga la cittadinanza, ma anche gli addetti ai lavori. Noi siamo molto attenti al Ronco Lido e al suo futuro".
Il "progetto ambizioso" al quale fa riferimento Servadei è il più importante in termini di risorse assegnate dal Pnrr nel capitolo ‘investimenti sportivi e inclusione sociale’. Il costo totale dell’opera è di 2,9 milioni di euro, di cui 2,4 di contributi e 500mila euro di fondi propri del Comune. In programma c’è la demolizione dei due edifici per poi procedere con opere di pulizia, il rinnovo del patrimonio arboreo, la piantumazione di nuova alberature, l’insediamento di un nuovo centro sportivo polifunzionale e la realizzazione di un piccolo punto ristoro. Una volta riqualificato, secondo i progetti, il Ronco Lido sarebbe anche il punto di partenza della ‘ciclovia del Bidente’: il percorso ciclabile che, percorrendo il fiume, andrebbe a collegare la collina al mare in un unico, imponente, tracciato.
Dato che la riqualificazione del Ronco Lido è finanziata dai fondi Pnrr, i lavori devono essere necessariamente conclusi entro il 2026, una data che mette in allarme i residenti: "Forse – ipotizza Samantha Servadei – si dovrà ridimensionare il progetto". Un’ipotesi che l’assessore ai lavori pubblici Vittorio Cicognani respinge senza dubbi: "Il progetto rimane quello iniziale, non sono previste modifiche. Abbiamo consegnato i lavori – si sbilancia – e la speranza è che possano partire entro pochi giorni".