REDAZIONE FORLÌ

Rosaria Tassinari: "Terremoto, presto lo stato d’emergenza. Una legge per i monti"

Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia, fa un bilancio dell'anno in Parlamento: 4 proposte di legge, 15 co-firmate, 93% di presenza in aula. Parla anche di alluvione e amministrative a Forlì.

Rosaria Tassinari: "Terremoto, presto lo stato d’emergenza. Una legge per i monti"

Rosaria Tassinari: "Terremoto, presto lo stato d’emergenza. Una legge per i monti"

di Marco Bilancioni

Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia, che bilancio fa di questo anno in parlamento?

"Sono prima firmataria di quattro proposte di legge, co-firmataria in altre 17. Ho preso la parola in aula 15 volte. Faccio parte di tre commissioni: lavoro; cultura, scienze e istruzione; infanzia".

Percentuale di presenza in aula?

"Attorno al 93%".

Le sue quattro proposte di legge?

"Una propone sgravi per chi lavora in montagna, anche come dipendente, tema che mi sta molto a cuore. Poi sul lavoro artistico e creativo. Un’altra verte sui voucher familiari, ed è pensata per contrastare il lavoro nero mettendo anche in sicurezza i collaboratori domestici. La quarta, più tecnica, è in materia tributaria".

Per lei è la prima esperienza a Montecitorio. Che cosa, nel funzionamento del Palazzo, non si aspettava?

"Il numero che appare sul display del mio contapassi: sempre superiore a 6mila, a volte anche 8-9mila. Più di quando sto fuori".

Prego?

"Sì, alla Camera sei sempre in movimento: aula, commissioni, uffici del gruppo. Magari stai chiuso lì dentro tutta la giornata ma non ti fermi mai, ti sposti su più piani. È tutto molto dinamico".

Un collega dell’opposizione con cui ha un rapporto di stima o amicizia.

"Io ed Elly Schlein ci salutiamo sempre cordialmente. Siamo state entrambe assessore al welfare, io in Comune a Forlì e lei in Regione: abbiamo fatto un’infinità di call durante la pandemia... Poi naturalmente abbiamo idee diverse".

Qual è stato per lei il momento più difficile quest’anno?

"Quello che ha unito la complessità tecnica al forte coinvolgimento emotivo è stata la conversione dei decreti alluvione".

Una provocazione: cosa c’entrano i parlamentari con l’alluvione? Non avete delegato tutto al generale Figliuolo?

"Ma no, non è così. Figliuolo si muove in un quadro definito dal Governo e dal parlamento. E con gli emendamenti si può incidere: penso alla proposta di un senatore di Forza Italia, approvata, che dà ulteriori sgravi sulle bollette di luce e gas per case e aziende alluvionate".

Lei ha fatto parte della giunta di Forlì. Sul post-alluvione cosa hanno fatto bene? Dove devono cambiare o accelerare?

"Credo che l’Amministrazione abbia reagito all’emergenza dimostrando vicinanza agli alluvionati. La pulizia delle fognature è un esempio. Forse si dovrebbe far conoscere meglio ciò che viene realizzato".

Lei viene da Rocca San Casciano, dove è stata anche sindaca: è un paese colpito duramente dal terremoto del 18 settembre. Tanto che anche una proprietà della sua famiglia ha subìto forti danni. Qualcosa si muove?

"L’istruttoria per lo stato d’emergenza nazionale è partita: credo che ci vorrà qualche settimana e poi verrà ratificato. Ho parlato personalmente col capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, che mi ha promesso una ricostruzione veloce. Ho incontrato un comitato spontaneo rocchigiano, insieme al sindaco Pier Luigi Lotti. Dobbiamo tenere alta l’attenzione".

Parliamo di politica, in vista del 2024: Forza Italia candiderà Bruno Molea, presidente nazionale Aics, alle elezioni Europee?

"Innanzitutto precisiamo che queste candidature non si decidono a Forlì: la circoscrizione elettorale comprenderà più regioni. Detto questo, al momento la notizia è infondata. Anche se con Bruno ho un ottimo rapporto".

Non dipende solo da lei... ma lei, che è anche coordinatrice regionale del partito, uno come Molea lo candiderebbe?

"Viene da un mondo, lo sport, al quale Forza Italia è molto attenta: pensi al fatto che sia appena stato inserito nella Costituzione. E Molea è una figura sicuramente apprezzabile".

Come si muoverà Forza Italia alle amministrative a Forlì?

"Abbiamo un gruppo molto nuovo e in crescita, un numero di tessere che non mi aspettavo. Secondo me andremo bene alle europee e saremo molto competitivi anche alle comunali".

L’assessore Giuseppe Petetta sarà anche in lista?

"È probabile di sì. Intanto i prossimi giorni racconterà a Monza, a un evento del partito che vedrà protagonista anche il nostro candidato al Senato Adriano Galliani, la sua esperienza alle prese con l’alluvione".

La lista civica Forlì Cambia afferma di puntare ai moderati come voi. Vi crea un problema?

"Ci sono affinità ma noi siamo qualificati dalla presenza anche nelle istituzioni sovracomunali".

Il suo successore a Rocca, Pier Luigi Lotti, si ricandiderà?

"So che ci sta pensando. Si è preso un po’ di tempo prima di sciogliere le riserve".