
La gioia sfrenata dei calciatori del Forlì, capaci di conquistare il campionato
"C piacerà da morire". È lo slogan che i calciatori del Forlì hanno indossato sulle magliette celebrative giovedì 10 aprile, il giorno della festa promozione allo stadio Morgagni, con la vittoria contro la Pistoiese. La stessa frase che campeggia sul poster che il Carlino distribuirà gratuitamente ai propri lettori sabato 3 maggio: a tutti coloro che acquisteranno una copia del quotidiano, sarà consegnata anche un’immagine celebrativa della squadra biancorossa che torna in serie C.
La terza lettera dell’alfabeto è da sempre fonte di ispirazione negli slogan festosi di chi trionfa: "C siamo", "eccoCi" e altri giochi di parole. Un’enfasi ben motivata, visto che la terza serie del pallone è anche la porta d’ingresso nel professionismo. In serie D, il Forlì ha regolato la concorrenza del Ravenna, della Pistoiese, si è imposta su nobili decadute come il Piacenza e su virtuose realtà ‘di provincia’ come Altopascio e Lentigione. Per il resto, si è dovuta misurare con realtà piccole: Sammaurese, Sasso Marconi, Corticella, Tuttocuoio... In serie C, dal prossimo anno, cambierà tutto. Ecco perché è un traguardo che vale la pena di essere celebrato: l’ha fatto il Forlì in campo e vuole farlo anche il Carlino insieme ai tifosi e ai propri lettori.
Innanzitutto, le partite saranno visibili sulla piattaforma di Sky. E poi – mettiamo il condizionale, visto che tanti campionati devono ancora esprimere i loro verdetti – il Forlì troverebbe squadre blasonate come Livorno, Pescara, Ascoli, Perugia, Spal, Carpi, Sambenedettese, per non parlare del Rimini (che già disputa la C). Tra le possibilità, anche il Ravenna (se sarà ripescato) e la Reggiana (se retrocederà dalla B). Per non parlare di almeno una tra il Milan Futuro e la Juve Next Gen, oltre alla squadra satellite dell’Inter che è già stata annunciata per il 2025-26: ovvero, i campioncini delle grandi del pallone italiano. A proposito: rischia di finire in C perfino la Sampdoria. Se ci fosse, darebbe l’idea di una serie C stellare, alla quale il Forlì parteciperebbe a pieno titolo.
Un assaggio arriverà già in estate, quando – per la prima volta dopo moltissimi anni – in pieno agosto potrà disputare i primi turni della Coppa Italia. Non quella di categoria, quella vera. Quella, per capirci, che esattamente trent’anni fa vide i biancorossi imporsi su Foggia e Piacenza, arrivando così a sfidare addirittura il Milan. Anche allora il Forlì era in serie C (si chiamava C2 ed era la quarta serie). Una categoria in cui – parola del presidente Gianfranco Cappelli – i biancorossi vogliono ben figurare. Magari non come nel 1979 – quando mancarono la promozione in B per un solo punto – ma come raccontano numerose pagine della storia biancorossa. E insieme al Forlì, nel calcio che conta, "C siamo" un po’ tutti.