La ditta Salaroli ha festeggiato i 50 anni insieme a clienti e amici con uno special party nella sede in via Balzella, un evento che ha raccolto numerose personalità e autorità, centinaia di ospiti tra cui rappresentanti del mondo economico e politico, oltre ai dipendenti, collaboratori, anche dalle altre sedi di Cesena, Rimini, Ravenna e Bologna.
A fare gli onori di casa, sono stati i titolari dell’azienda Davide e Giancarlo Salaroli, i quali hanno poi raccontato la storia e simpatici aneddoti sulle origini dell’attività fino ad oggi, sulla sede degli inizi di via Decio Raggi, con il magazzino a Bussecchio, e sulla realtà ora ramificata in varie città. Il loro ingresso in azienda è iniziato dai lavori più semplici, dalla gavetta, introdotti dallo sguardo vigile e fiero del loro padre Francesco, deceduto qualche anno fa, ricordato con un intenso applauso, fondatore di quella realtà leader che poi si è ampliata e diversificata grazie all’impegno dei figli. Un’attività che si è estesa nel territorio, fra le più conosciute e apprezzate nell’intero settore living di qualità.
"Siamo grati a nostro padre, a quanto ha fatto – ha sottolineato Davide Salaroli, con vicino il fratello Giancarlo – ai dipendenti e ai collaboratori che con la loro opera ci hanno aiutato e ci aiutano tuttora a far crescere l’azienda, che non è più solo conosciuta per rivestimenti di superfici ma si è allargata all’intera proposta di arredo casa, sempre nel segno della qualità".
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, del presidente di Confindustria Romagna Bruno Bozzi, c’è stata la cerimonia di consegna dei riconoscimenti per i collaboratori e i dipendenti che hanno raggiunto la pensione o hanno già lunghi anni di partecipazione all’attività, e hanno ricevuto anche un bonsai come segno di gratitudine e di auspicio. Gli ospiti hanno potuto così girare fra le varie location dei due piani dell’azienda e ammirare le nuove proposte arredo casa.
Il cinquantesimo era stato programmato, in un primo momento, per il 19 settembre ma poi a causa dell’alluvione è stato rimandato al 17 ottobre.
Alessandro Rondoni