
Il Comune prepari al più presto un progetto per cerchiare la cuspide della torre civica, per evitarne il collasso nel centro del paese. Questa la conclusione a cui sono giunti gli esperti al termine del sopralluogo effettuato nel tardo pomeriggio di giovedì in cima al monumento medievale di Tredozio, dannegiato dal terremoto del 18 settembre. La decisione è stata presa da vigili del fuoco, tecnici della Soprintendenza di Ravenna, Irene Priolo, vicepresidente della Regione e responsabile della Protezione civile regionale, e dalla sindaca Simona Vietina.
"Abbiamo chiesto alla vicepresidente Priolo che si agisca con celerità per superare subito i tempi burocratici per l’intervento", aveva rimarcato Vietina interpellata in mattinata (prima dell’incidente di cui riportiamo in pagina). In pratica il Comune ha già incaricato un ingegnere di realizzare in tempi brevi il progetto, che dovrà essere approvato "appena possibile" dalla Soprintendenza di Ravenna. "L’intervento – ha spiegato ancora la prima cittadina tredoziese – è urgentissimo: prima di tutto per salvare il monumento del XIII secolo ed evitare che crolli; poi per riaprire la sottostante zona rossa che chiude al traffico e al passaggio il centro storico".
Nel frattempo proseguono i sopralluoghi dei vigili del fuoco e dei tecnici della Regione sugli immobili del paese, per stilare l’elenco definitivo e per permettere alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna di chiedere lo stato di emergenza nazionale al Governo, come ha promesso la vicepresidente Priolo nel sopralluogo di giovedì, e come ha sollecitato a Montecitorio nello stesso giorno la deputata forlivese di Forza Italia Rosaria Tassinari.
Attualmente gli edifici inagibili a Tredozio sono così classificati: classe B, con pochi lavori per rientravi dentro; classe F, cioè inagibilità riflessa ovvero quando un immobile vicino potrebbe collassarvi addosso; classe E, l’immobile strutturalmente inagibile, cioè la situazione più grave. "Gli immobili di classe E, municipio e scuole compresi, sono finora 88, coinvolgendo 40 famiglie sfollate", ha sottolineato ancora la prima cittadina.
La situazione della scuola, con i 90 bambini e ragazzi a lezione nelle tende della Protezione civile, ancora regge, ma la stagione fredda alle porte pungola amministratori comunali e autorità scolastiche a trovare presto una soluzione più sicura, come ha promesso il governatore della Regione Bonaccini, nella recente visita a Tredozio. E ieri con i suoi collaboratori Vietina era attesa a Reggio Emilia per vedere moduli abitativi provvisori, ma stabili (casette o moduli prefabbricati) per le scuole, il municipio e anche le famiglie sfollate, però poi l’incidente.
Nei giorni scorsi anche a Rocca San Casciano vigili del fuoco, tecnici della Soprintendenza di Ravenna e del Comune hanno effettuato un sopralluogo sul torrione (4 metri di altezza x 5 di circonferenza) dei resti del Castellaccio, crollato in parte durante lo sisma. Per il sindaco di Rocca San Casciano, Pier Luigi Lotti "provvisoriamente si è deciso di intervenire con una gabbia di contenimento, per poi eseguire in un secondo tempo i lavori di messa in sicurezza".