Samorì verso l’addio Il Pd rilancia, Valbonesi: "Speriamo sia disposta ancora a confrontarsi"

Il segretario territoriale: "Il suo disagio non va trascurato né enfatizzato". Il capogruppo Alemani: "Condiviso sempre tutto. Da un po’ pare lontana".

Samorì verso l’addio  Il Pd rilancia, Valbonesi:  "Speriamo sia disposta  ancora a confrontarsi"

Samorì verso l’addio Il Pd rilancia, Valbonesi: "Speriamo sia disposta ancora a confrontarsi"

di Oscar Bandini

Il Pd forlivese porge un ramoscello d’ulivo alla consigliera comunale Sara Samorì, che in nell’intervista al Carlino pubblicata ieri aveva annunciato che potrebbelasciare il partito con cui è stata eletta consigliera comunale e per il quale ha ricoperto il ruolo di assessora allo sport, turismo, eventi e manifestazioni pubbliche dal 2015 al 2019 nella giunta Drei.

In una nota stringata sia il segretario territoriale del Pd Daniele Valbonesi (nella foto in alto a destra) che il capogruppo dei Democratici in consiglio comunale Soufian Alemani Hafi cercano di comprendere le ragioni della Samorì con l’invito a ripensarci. "Il ‘disagio politico’ manifestato da Sara non deve essere né trascurato né enfatizzato. Lo dico da segretario di un partito – commenta Valbonesi – che vuole essere aperto, come dimostra il congresso appena concluso, e che ha investito negli anni fortemente in lei. Speriamo tutti che in Sara prevalga la disponibilità a confrontarsi nelle sedi istituzionali e in quelle politiche, come purtroppo non è avvenuto negli ultimi anni. Vogliamo riprendere quella connessione col nostro popolo che negli anni si è affievolita senza chiudere a nessuno, ma con un’identità chiara e distinta che le primarie ci hanno consegnato".

Il problema vero, al di là del caso relativo alle ‘assenze’ sollevato in consiglio non dal gruppo Pd ma da Giorgio Calderoni di Forlì e Co., forse è proprio la rotta intrapresa dal Pd a livello locale dopo la sconfitta a Forlì nel 2019, la sua mancata elezione a consigliera regionale nel 2020 e ora, a livello nazionale, con la nomina della nuova segretaria Elly Schlein che pone una riflessione alla Samori: il Pd è ancora quello di Veltroni della vocazione maggioritaria e dove tutte le anime della sinistra si possono riconoscere o altro?

Le dimissioni dal Pd la Samorì le ha, forse, meditate da tempo e la vittoria della Schlein le accelera, anche se va precisato che la Samorì non è andata ai gazebo il giorno delle primarie. Il capogruppo Pd Soufian Hafi Alemani sembra prenderne atto. "Noi abbiamo sempre condiviso con lei ogni informazione e attività – precisa –, anche se ormai da tempo ci appare distante dalla vita politica e pur comprendendo le difficoltà personali che ognuno può avere, dispiace sempre quando un compagno di partito mette in discussione la sua appartenenza, specie se ciò riguarda una collega come Sara che ha avuto ruoli importanti". Dalle parole di Alemani emerge che la frattura possa essere ormai insanabile. "Va da sé che le modalità con cui ha esternato il suo momentaneo disagio – conclude – ci lascia perplessi in quanto avvenuto in assenza di un confronto preventivo, che come gruppo abbiamo sempre cercato".