Sara Pedri, chiuse le indagini sulla ginecologa scomparsa

La Procura di Trento pronta alla richiesta di rinvio a giudizio: sono indagati l’ex primario di ginecologia e sulla sua vice

Sara Pedri, ginecologa forlivese scomparsa da due anni

Sara Pedri, ginecologa forlivese scomparsa da due anni

Forlì, 1 febbraio 2023 - Novità sul caso Sara Pedri, la ginecologa forlivese scomparsa il 4 marzo 2023 in valle di Non, in Trentino. La Procura di Trento ha chiuso le indagini sull'ex primario del reparto di ginecologia dell'ospedale di Trento, Saverio Tateo, e sulla sua vice, Liliana Mereu, che hanno sempre respinto ogni accusa.

Rispetto all'iniziale ipotesi di maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione e disciplina le contestazioni riguardano ora esclusivamente i maltrattamenti. Le parti offese sono 21, tra cui compare anche la ginecologa Sara Pedri, tra ginecologhe, ostetriche e infermiere che lavoravano o hanno lavorato nel reparto.

Il caso Sara Pedri resta un giallo

Il 4 marzo 2021 si perdono le tracce di Sara Pedri, ginecologa forlivese 31enne trasferitasi a Cles per lavorare all’ospedale Santa Chiara, in Trentino. Da quel giorno nasce un giallo di cui ancora oggi non si hanno certezze. La sua macchina è stata ritrovata vicino il lago artificiale di Santa Giustiana, con il cellulare sul sedile. Da qui, l’ipotesi del suicidio.

Ad ogni modo le indagini hanno fatto emergere parallelamente una storia di mobbing sul lavoro che Sara Pedri pare subisse presso la struttura di Cles. Incriminante è stata una lettera scritta da Sara e indirizzata al primario di ginecologia Saverio Tateo, dove la giovane ha raccontato come quell’esperienza formativa si fosse trasformata in un incubo causandole ansia e blocchi insuperabili. Cruciale in questa pista è stato anche il ruolo della famiglia, in particolare della sorella Emanuela Pedri che ha raccontato anche ai media delle condizioni umilianti che la sorella ha subito sul luogo di lavoro. La Procura di Trento ha dunque perseguito le indagini sul primario Tateo e la vice Liliana Mereu, che hanno sempre respinto le accuse. 

Trascorrono i mesi e l’ultima puntata di questa tragica serie di indagini è stata la traccia rinvenuta lo scorso ottobre nel lago di Santa Giustiana. Sul posto anche i cani molecolari arrivati dalla Germania. Ad ogni modo, sebbene il fiuto del cane indicasse che laggiù vi fosse un corpo umano, il corpo di Sara Pedri non è stato ritrovato. L’ipotesi è che il corpo sia stato stato spostato dalle correnti e ricoperto di fango, risultando invisibile.

L’indagine sull’ex primario di ginecologia e la vice

L'indagine è partita in seguito alla scomparsa della giovane, e il primario ha così rassegnato le dimissioni dal reparto. La vicenda ha portato l'Azienda sanitaria a istituire una commissione d'inchiesta interna; non solo, ma lo stesso Ministero della salute ha inviato ispettori esterni che, effettivamente, hanno videnziato criticità oggettive nella gestione del personale in quel reparto. 

Così, l’ex primario di ginecologia Saverio Tateo e la sua vice Liliana Mereu sono finiti nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamento e abuso di mezzi di correzione e disciplina. Ma la notizia di oggi, 1 febbraio 2023, a quasi due anni dalla scomparsa di Sara Pedri, è che le contestazioni riguardano solamente i maltrattamenti