
Entrambi consiglieri comunali della lista pro Zattini, ma Pieri aderisce a Risorgimento Repubblicano. Duro il Pri: "Lui e altri sono immediatamente esclusi". La replica: "Siamo una corrente. Faremo ricorso".
Resa dei conti nel Pri (Partito Repubblicano Italiano) e, in vista, anche all’interno del gruppo consiliare della Civica. Gli sfidanti sono Alessandra Ascari Raccagni ed Enrico Pieri. La questione nasce all’interno del loro partito di appartenenza, il Pri: Ascari Raccagni è segretaria della consociazione forlivese, mentre Pieri appartiene alla mozione minoritaria ‘Risorgimento repubblicano’.
Nelle scorse settimane ‘Risorgimento repubblicano’ ha organizzato degli incontri con gli eletti nei consigli di quartiere, alla quale aveva partecipato anche Pieri. Il Pri aveva precisato che il partito organizzerà un analogo appuntamento più avanti. La minoranza aveva precisato che la propria posizione non è contro la consociazione. Ma nella giornata di ieri è arrivata una nota, a firma della segretaria, che riporta la decisione dei direttivo: "I dirigenti di tale gruppo con tessera Pri vengano immediatamente esclusi e decadano al tempo stesso i loro incarichi all’interno del Partito". Inoltre, "venga rifiutata la tessera del Pri ai membri di tale gruppo che ne facessero richiesta".
Il verdetto è motivato: "Dalla primavera del 2024 un movimento politico a tutti gli effetti, parallelo al Partito Repubblicano autodenominatosi ‘Risorgimento Repubblicano’, gruppo di opinione e azione politica, opera all’interno e all’esterno della Consociazione forlivese. In iniziative pubbliche e incontri privati si presenta a tutti gli effetti come il vero Pri e l’unica forza di rinnovamento dello stesso. Esponenti importanti di tale organizzazione, con o senza tessera del Pri, si sono lasciati andare in comunicati, messaggi privati e in abboccamenti personali a insulti gratuiti politici e personali a membri del Partito Repubblicano". Da qui l’accusa: "L’attività di tale organizzazione è palesemente finalizzata al disgregamento della Consociazione forlivese del Pri per potersene appropriare con scopi e finalità non completamente chiari". Di questo gruppo fa parte anche il consigliere Enrico Pieri a cui viene intimato di non usare il simbolo del partito.
"La signora Ascari Raccagni mente, sapendo di mentire – è il contrattacco di Pieri, contattato dal Carlino per commentare la propria espulsione –. Risorgimento Repubblicano è una corrente minoritaria: abbiamo presentato una mozione al congresso e abbiamo perso, come si evince dai verbali del congresso del 2024". Sulle espulsioni – assicura – "abbiamo inviato una nota ai probiviri della consociazione, regionali e nazionali, denunciando il comportamento non democratico del segretario e dei suoi sodali".
Il punto politico è che sia Ascari Raccagni sia Pieri sono consiglieri comunali nella stessa formazione, la lista civica ‘Forlì Cambia’, che sostiene Gian Luca Zattini. "Con questa signora – Pieri si riferisce ad Ascari Raccagni sempre con questo termine – io non voglio più starci nello stesso gruppo, parlerò con il capogruppo e con la presidente". Ovvero con l’assessora Paola Casara. "Già in passato – è la contro-accusa di Pieri verso Ascari Raccagni – aveva scelto di autocandidarsi alla presidenza del consiglio comunale, quando il candidato era Ceredi. Bisogna che la lista scelga".