
Cna denuncia la disparità di trattamento per le imprese private che lavorano qui e nel cesenate. La società forlivese: "Molto dipende dalla tariffa puntuale. Elaborate 3 proposte".
Vi è una differenza di trattamento rispetto alle imprese di manutenzione del verde da parte di Alea e di Hera. A sottolineare la situazione è Cna Forlì-Cesena, i cui soci, operando nei comprensori forlivese e cesenate, hanno denunciato importanti criticità nella gestione dei rifiuti derivanti da sfalci e potature del verde.
"Il paradosso è che la confusione attuale nasce da una misura che punta alla semplificazione normativa: il recente Decreto Legge Ambiente – sottolinea l’associazione di categoria –. Una novità importante, più volte richiesta da Cna, che consente alle imprese che svolgono attività di manutenzione del verde privato di gestire sfalci e potature come rifiuti urbani (non più come rifiuti speciali) e conferirli quindi al gestore pubblico, sollevandole da ulteriori appesantimenti burocratici come la compilazione del formulario, e il Rentri".
La differenza di trattamento consisterebbe nel fatto che Alea "chiede appesantimenti burocratici ed economici non dovuti", mentre nel cesenate "Hera consente alle imprese di conferire gratuitamente questo tipo di rifiuti". Cna chiede così maggiore uniformità nella gestione dei rifiuti da sfalci e potature, e l’intervento da parte delle autorità locali. Secondo l’associazione di categoria, inoltre, sfalci e potature si potrebbero classificare come sottoprodotti e non rifiuti, potendo così essere utilizzati per produrre energia verde, compost, concimi, ammendanti per i terreni agricoli.
A stretto giro di posta arriva la precisazione di Alea rispetto alle preoccupazioni espresse da Cna Forlì-Cesena. L’azienda di gestione dei rifiuti dei 13 comuni forlivesi fa sapere di aver elaborato tre proposte dettagliate che saranno inviate alle associazioni di categoria nei prossimi giorni, affinché possano così informare i relativi associati. La prima opzione prevede che i potatori possano continuare, come prima, a conferire direttamente agli impianti autorizzati, previa compilazione del nuovo modello di formulario e comunicando ad Alea Ambiente, in quanto gestore pubblico dei rifiuti urbani, i quantitativi conferiti. Altra possibilità è quella di conferire le potature all’impianto convenzionato di via Grigioni 19, piattaforma ecologica attrezzata di Hera alle tariffe di cui al regolamento. In alternativa i potatori potranno richiedere ad Alea il servizio di ritiro dei propri rifiuti vegetali prodotti ed accumulati nelle loro attività di manutenzione del verde. Rimane, poi, la possibilità del ritiro a domicilio dei rifiuti vegetali addebitando, così, i costi agli utenti in una proporzione volumetrica del rifiuto ritirato.
Vi è poi una precisazione finale da parte di Alea sui costi, che sono il vero discrimine tra i due territori. "I costi diversificati nei territori in cui operano i due gestori dei rifiuti sono esclusivamente collegati alla tipologia di tariffa puntuale – precisa la nota di Alea –. Se infatti quest’ultima, adottata da Alea, è determinata dalla reale produzione di rifiuto conferito dall’utente e dunque a carico solo di chi ha il giardino, nei comuni gestiti da Hera tali costi vengono ripartiti in maniera differente su tutte le utenze, compreso chi non produce questa tipologia di rifiuti".
Matteo Bondi