A cinque mesi dalla devastante alluvione che ha colpito la città e in particolare il quartiere Romiti, arriva un ulteriore segnale di speranza dall’impegno congiunto del Consorzio di Bonifica della Romagna e della comunità locale. Martedì, infatti, una delegazione dell’ente guidata dal presidente Stefano Francia, dal direttore generale Lucia Capodagli e dal collaboratore operativo Ilario Rullati ha incontrato il coordinatore del quartiere Stefano Valmori per discutere le misure di ricostruzione e prevenzione.
Valmori ha espresso un cauto ottimismo: "Non siamo stati lasciati soli – dichiara il coordinatore –, questo incontro è la dimostrazione dell’attenzione delle istituzioni. Il nostro territorio risorgerà più forte di prima". La delegazione ha effettuato un sopralluogo nell’area più colpita, concentrandosi sull’argine del fiume Montone, il cui cedimento ha causato l’inondazione del quartiere provocando ingenti danni e vittime. Il Consorzio ha già messo in atto interventi di emergenza per riparare e rafforzare le strutture danneggiate, con particolare attenzione ai due impianti idrovori presenti ai Romiti, denominati Fontana 1 e 2; quest’ultimo nello specifico è stato completamente distrutto dall’alluvione ed è ancora in fase di ricostruzione. Il Consorzio in questi mesi ha consolidato la struttura con massi ciclopici cementati. La Fontana 1 dovrebbe essere completamente operativa entro fine mese. Nel frattempo sono state installate pompe provvisorie.
"Il progetto complessivo di ricostruzione richiederà più tempo – hanno spiegato i tecnici del Consorzio –, ma la progettazione esecutiva del nuovo impianto sta procedendo rapidamente". "Oltre agli interventi di emergenza – sottolinea l’ingegner Capodagli – sono stati avviati progetti di manutenzione straordinaria dei canali".