Anche a Forlì i Fridays For Future sono tornati a scendere in piazza (35 quelle coinvolte in Italia). Come annunciato nei giorni scorsi, ieri il movimento giovanile ambientalista – presenti anche alcuni rappresentanti delle città vicine altrettanto colpite dall’alluvione (in particolare Cesena e Faenza) –, si è dato appuntamento alle 18 in piazza Saffi per sollevare ancora il proprio grido d’allarme verso i cambiamenti climatici e per puntare il dito sia contro l’utilizzo dei combustibili fossili, sia contro le politiche ritenute del tutto insufficienti contro la crisi ambientale.
Presenti anche i Parents For Future, ovvero la parallela associazione dei genitori, che lancia da sempre il suo sos sul futuro dei bambini, chiedendo alle persone di mobilitarsi per i propri figli. C’è stato spazio inoltre per un significativo momento interattivo, cioè un flash mob a coinvolgere le persone che si fermavano a vedere la manifestazione: davanti a un lungo striscione in cui, passando di colore in colore dall’azzurro fino al rosso, era raffigurato l’aumento delle temperature dal diciannovesimo secolo fino ad oggi, i partecipanti con l’uso della voce partendo da un bisbiglio e seguendo il disegno hanno aumentato di volta in volta il volume fino a terminare urlando.
Ha partecipato e suonato un gruppo di giovani musicisti di Accademia inArte, scuola di musica di via Gorizia finita purtroppo anch’essa nell’acqua e nel fango a maggio. Inoltre, i giovani si sono seduti mostrando cartelli riportanti i nomi delle aziende, in larga parte multinazionali, ritenute maggiormente responsabili del surriscaldamento globale dell’atmosfera. A intrattenre intanto i più piccini anche l’uomo delle bolle.