
Daniele Mezzacapo, avvocato di parte civile del padre, che rappresenta in aula. figlia e madre
Soddisfatto della sentenza?
"Decisamente sì. La giustizia ha funzionato. Ringrazio il mio avvocato, Daniele Mezzacapo, che ha seguito la vicenda passo passo, e ha seguito tutti noi della famiglia. Per noi è stata una storia dura. Troppo dura".
Ci sono altri ragazzi di quel gruppo che ora sono sotto indagine presso la procura del tribunale dei minorenni di Bologna. Come padre della vittima, cosa si aspetta da questo altro filone processuale?
"Mi aspetto lo stesso esito di questo processo. Anche se in realtà devo dire che forse qualcosa non torna...".
In che senso?
"Io credo che, ma è solo una sensazione, che pure questi altri ragazzi, che quel giorno erano lì sul bus a molestare mia figlia, siano maggiorenni, sia ora sia al momento del fatto, il 23 gennaio scorso. Solo che hanno dato documenti falsi, essendo tra l’altro alcuni pure senza fissa dimora. Spero comunque che pure loro vengano condannati. Anche se, ripeto, forse potevano essere già processati a Forlì. Così la storia sarebbe finita. Per il bene di tutti".
Sua figlia come ha preso la notizia della condanna?
"Con sollievo, finalmente. Di colpo l’ho rivista, almeno un po’, liberata".
E’ ancora sotto choc?
"Sì, purtroppo sì. In questi mesi abbiamo dovuto accompagnarla a scuola io e mia moglie, non ha più voluto prendere l’autobus. E anche quando va in giro con amici o amiche, evita di andare in certi posti. Anche perché certa gente poco raccomandabile continua a girare per Forlì. E loro non hanno orari. Attaccano in pieno giorno, senza paura. Come hanno fatto quel giorno con mia figlia. Però col tempo, data anche questa sentenza, confido che mia figlia torni a vivere come faceva prima. Felice. Sperando che alla sentenza si arrivi magari anche a un allontanamento di queste persone dal suolo italiano".
Parla di un’estradizione?
"Sì. Vorrei che alla fine della pena venissero estradati. Tutti. L’avvocato mi ha detto che c’è questa possibilità. Spero che si concretizzi. Sarebbe un’ulteriore liberazione per tutti noi, e soprattutto per mia figlia".