
La gradinata del Morgagni
Forlì, 3 giugno 2025 – Con il Forlì risalito brillantemente nel calcio professionistico, è un impegno non indifferente quello per adeguare lo stadio Tullo Morgagni al prossimo campionato di serie C. La priorità della società di viale Roma, in questo periodo ‘di mezzo’, è infatti quella di aggiornare l’intera storica struttura sportiva alle norme per garantire ai galletti del riconfermato mister Alessandro Miramari lo svolgimento tra le mura amiche dei match interni, sin dall’inizio della prossima stagione calcistica 2025-26; una scadenza che, considerati i primi impegni di Coppa Italia di C, è fissata a metà del mese di agosto.
La società guidata da Gianfranco Cappelli in questi giorni sta intensamente interagendo con l’amministrazione comunale per mettere a punto il progetto complessivo che comporterà la realizzazione del restyling dello stadio forlivese, per il quale sono già stati stanziati 500mila euro. E nel sopralluogo effettuato a inizio maggio, al quale oltre alla società biancorossa hanno partecipato responsabili della Federcalcio, di questura, prefettura e vigili del fuoco, sono state stabilite due categorie di interventi: quelli inderogabili e quello che possono ottenere una deroga.

Fra i lavori inderogabili ci sono la realizzazione dei tornelli per l’ingresso al settore ospiti; le reti protettive anti lancio di oggetti; il nuovo impianto di video sorveglianza interna ed esterna alla zona dello stadio e un’area adibita a parcheggio dedicata esclusivamente alle tifoserie ospiti, con la relativa nuova segnaletica stradale.
In più, considerando la completa copertura televisiva di Sky delle partite di tutto il prossimo campionato di serie C, dovrà essere adeguato anche l’attualmente insufficiente impianto di illuminazione. In questo caso, a un eventuale ritardo di realizzazione dei fari ad hoc, si potrà richiedere alla Federazione di calendarizzare le prime gare interne dei galletti in orari diurni in attesa di tali lavori.
Il resto degli interventi, che potrebbero essere completati a campionato in corso, consiste nel montaggio dei seggiolini in tutta la gradinata (1.800 posti), l’ampliamento della tribuna stampa e la realizzazione del drenaggio del manto erboso del campo di gioco.
All’atto dell’iscrizione, che dovrà essere inoltrata entro questo venerdì, la società biancorossa dovrà indicare la disponibilità di due impianti adeguati. Oltre al Morgagni, infatti, dovrà essere presentata la fruibilità di un impianto calcistico ‘sussidiario’ in regola con le norme. In pratica, quello che rappresenterebbe un vero e proprio piano B, uno stadio in un’altra città in cui ‘esiliarsi’ temporaneamente se i lavori obbligatori non fossero finiti al via della stagione agonistica. La società sta valutando quale potrebbe essere questo stadio da utilizzare in caso di temporanea necessità tra quelli più vicini. Scartato quello dell’Imolese, in serie C sino a qualche anno fa ma ora non più a norma, sarebbero gli impianti di Ferrara e Pesaro quelli a poter fungere da ‘riserva’ da inserire nella domanda.
L’assessore allo sport Kevin Bravi, dal canto suo, sottolinea: “Siamo partiti per ottemperare a queste sostanziali modifiche con il massimo impegno e contiamo di poter rispettare le scadenze richieste. Un ostacolo al quale cerchiamo di far fronte nel migliore dei modi è quello rappresentato dall’approvvigionamento dei materiali necessari, che potrebbe ritardare parte dell’esecuzione dei lavori”. Insomma, la prima ‘partita’ per il Forlì fra i professionisti è già cominciata.