Statale 67, oltre 30 frane "Riapertura totale entro l’estate? Stiamo facendo il possibile"

L’Anas continua con i lavori lungo la strada danneggiata, chiusa in orario notturno "Approfittarne per l’ammodernamento? Non è compatibile con i tempi di ripartenza".

Statale 67, oltre 30 frane  "Riapertura totale entro l’estate?  Stiamo facendo il possibile"

Statale 67, oltre 30 frane "Riapertura totale entro l’estate? Stiamo facendo il possibile"

di Quinto Cappelli

"La strada statale 67 Tosca Romagnola è una delle arterie gestite da Anas maggiormente colpite, durante la forte ondata di maltempo iniziata lo scorso 15 maggio". A sostenerlo sono i responsabili dell’Anas di Bologna, che fanno il punto della situazione. "Anas – proseguono i dirigenti – ha lavorato con grande impegno e senza sosta, per riaprirla al transito, seppur con limitazioni, lo scorso 29 maggio e ancora prima per il transito dei mezzi di soccorso ed emergenza". Il grande impegno e lavoro proseguono. "Lungo questa statale sono avvenuti oltre 30 frane e smottamenti, soprattutto tra Rocca San Casciano e Portico e San Benedetto".

Nei 15 giorni di chiusura sono stati fatti: "La rimozione del materiale riversatosi sulla strada, la posa di new jersey di cemento a bordo strada per sostituire temporaneamente i guardrail danneggiati delle frane, la pulizia della carreggiata, la realizzazione di opere di protezione lato monte". Inoltre, "sono ancora in corso le attività di monitoraggio dei versanti, l’analisi approfondita e puntuale dei dati rilevati dai droni e dai laser scan, fondamentale per la programmazione di tutti gli ulteriori interventi volti alla completa e definitiva risoluzione degli ingenti danni provocati dal maltempo".

Contestualmente "si stanno eseguendo tutte le attività necessarie per ridurre, in maniera graduale, le limitazioni al traffico e poter riaprire completamente la statale". Sindaci, amministratori, aziende e cittadini vorrebbero sapere una data di completa riapertura alle porte dell’estate, ma Anas risponde: "Prima possibile". La chiusura al traffico in orario notturno (23-06), il divieto di transito ai mezzi con massa superiore alle 32 tonnellate e ai cicli e motocicli "è connessa alle attività, agli accertamenti e alle verifiche ancora in corso, quest’ultime finalizzate all’analisi degli eventi franosi e alla progettazione delle nuove opere di ripristino".

La transitabilità negli orari diurni avviene "con il pattugliamento del personale Anas e delle squadre incaricate". Alla domanda perché la chiusura delle ore notturne, i dirigenti Anas rispondono: "La ridotta visibilità nelle ore notturne rende difficoltoso il presidio dei fronti di frana, in corrispondenza dei quali c’è la messa a regime del sistema di monitoraggio dei versanti più critici. Da tali verifiche dipenderà il progressivo allentamento delle misure restrittive ad oggi disposte". Proseguono altresì "le attività di pulizia dei piani stradali, anche con spazzatrici per la rimozione del materiale più fino, ormai secco. Il conseguente miglioramento delle condizioni di circolazione potrà quindi consentire di valutare la revoca delle limitazioni ad oggi imposte".

Alla domanda sul perché non approfittare della situazione attuale per rifare radicalmente l’ammodernamento della strada, almeno dal cimitero di Dovadola a Rocca, i vertici dell’Anas regionale rispondono: "La ripartenza socioeconomica del territorio impone il ripristino dei collegamenti viari in tempi che attualmente non sono compatibili con l’iter tecnico amministrativo per la realizzazione di una nuova infrastruttura. Ciò non esclude la valutazione, in futuro, del progetto di ammodernamento".