"La stagione teatrale 2023-2024 di Rocca San Casciano, programmata in un periodo difficile per il Comune della Valle del Montone, fra alluvione, frane e terremoto, prevede un cartellone che tenga conto dei gusti e dei diversi pubblici potenziali". E’ l’incipit del direttore artistico Giancarlo Dini. Il sipario si aprirà la sera dell’8 dicembre per il pubblico della poesia e degli slam poetry, qui declinata in ‘salsa comica’, ma non solo. Dentro di noi, ma anche fuori nel rapporto con l’altro, ci porta la irrefrenabile voglia di scrivere versi, di comunicare con la poesia di Lorenzo Maragoni, campione italiano di Poetry slam, impegnato in uno spettacolo in cui la poesia incontra la comicità: ‘Stand up poetry’. Il 27 gennaio proseguirà, con ‘Pugni pesanti’, Denis Campitelli che racconterà di guerra, di prigionia e di pugilato, "storia vera di riscatto e libertà di un prigioniero di guerra che a colpi di pugni riesce a raggiungere la libertà. Ma è una storia non solo di scontro, ma anche di incontro con altre culture, lingue e genti". Aggiunge Dini: "E’ uno spettacolo che in tempi di guerre ci porta a riflettere, nel Giorno della memoria, sull’assurdità delle stesse". E di storia parlerà ancora il 17 febbraio lo storico Alessandro Vanoli, in un viaggio divertente e coinvolgente a partire dal classico ’voi dove eravate quando...?’ con cui il pubblico viene chiamato a costruire lo spettacolo con ‘Uno storico in sala’.
E dal coinvolgimento del pubblico, in una sorta di terapia di gruppo, in cui sviscerare idiosincrasie, timori, luoghi comuni, cliché del politicamente corretto, partirà il 1 marzo la pirotecnica Chiara Becchimanzi, ciclone biondo della nuova comicità italiana. Concluderà la stagione il 16 marzo il bolognese Vito, con uno dei temi conduttori dei suoi spettacoli, tra chef stellati e azdòre emiliane che trasmettono gelose ricette in codici cifrati in quella che più che una passione è per lui da tempo quasi una seconda professione, una vera ragione di vita, (anzi di Vito): la cucina.
Commenta il direttore artistico Dini: "E’ una stagione che porta a pensare, a riflettere sui nostri tempi, ma anche sul passato e su quanto quel passato ci influenzi e condizioni, senza disdegnare il sorriso, a volte anche la risata grassa, anzi partendo spesso da quella per costruire pensiero". Ingresso: intero 14 euro, ridotto 12 euro, abbonamento a 5 spettacoli 50 euro. Il 1° e il 2 dicembre dalle 10 alle 12 si potranno ritirare gli abbonamenti, presso il teatro Italia di Rocca San Casciano (info e prenotazione al 376.1224452).
Quinto Cappelli