
Daniele Rambelli, durante un’escursione, ha rinvenuto pietre dalla forma atipica: "Che siano reperti storici?".
"Desidero segnalare un ritrovamento storico-archeologico avvenuto recentemente sulle colline di Predappio Alta, nella zona Monte Mirabello, in un canalone roccioso impervio". Inizia così il racconto dell’ingegner Daniele Rambeli, 52 anni, originario di Forlì, residente a Fusignano per lavoro ma con seconda casa a Monte Mirabello, mentre annuncia la sua scoperta: "Il luogo del rinvenimento è difficilmente accessibile, anche a causa di un movimento franoso ancora attivo. Proprio la frana ha contribuito a riportare alla luce questi oggetti, atipici e particolari, sia per forma sia per simmetria e per la presenza di alcuni segni e incisioni". L’ingegnere Rambelli entra poi nei particolari: "Durante una escursione in quad con mio figlio, ho rinvenuto un piccolo gruppo di pietre (tre, ma ce ne sono altre nel luogo) dalla morfologia insolita: una di queste presenta una profonda conca centrale levigata, che sembrerebbe assomigliare a una macina preistorica, mentre altre mostrano simmetrie e scanalature non compatibili con fenomeni geologici comuni".
Scoperta antropica oppure un fenomeno dovuto ad erosione di natura geologica? L’ingegnere Rambelli offre la sua versione: "Per una prima valutazione, dopo aver pulito le pietre, ho sottoposto le immagini a un’analisi digitale tramite intelligenza artificiale, applicando filtri avanzati che hanno evidenziato la presenza di linee e segni regolari sulle superfici, rafforzando l’ipotesi di una lavorazione antropica". Aggiunge l’autore della curiosa e interrogativa scoperta, appassionato di storia e di escursionismo: "Ritenendo che questi reperti possano essere manufatti rituali, strumenti o oggetti di epoca preistorica o protostorica, ho già segnalato la scoperta alla Sovrintendenza archeologica di Forlì-Ravenna, allegando la documentazione fotografica e una relazione sul contesto del ritrovamento, rimanendo in attesa di una risposta".
Quinto Cappelli