Allarme terremoto, quante scuole da adeguare a Forlì

Alcune non avranno i fondi del Pnrr: rinviate. A breve la demolizione della media Maroncelli, che sarà ricostruita a prova di sisma. Intoppo per Manzoni, De Amicis e Querzoli

un’elaborazione grafica di come sarà la ‘Maroncelli’ in via Felice Orsini

un’elaborazione grafica di come sarà la ‘Maroncelli’ in via Felice Orsini

Forlì, 31 gennaio 2023 –  Le scosse di terremoto degli ultimi tempi ripropongono il tema della sicurezza degli edifici scolastici. Una questione sul tappeto da anni, visto che la Provincia aveva già in atto investimenti per circa 33 milioni di euro nei lavori rivolti ad adeguare gli immobili di sua competenza e anche il Comune di Forlì ha una programmazione che coinvolge varie scuole, da rimettere in sesto. "In seguito allo sciame sismico, nei giorni scorsi i tecnici hanno effettuato dei sopralluoghi negli edifici di nostra competenza – dice Valentina Ancarani, vice presidente della Provincia con delega all’edilizia scolastica – . Non sono state rilevate criticità significative, ma il piano di interventi prosegue".

Partendo dai plessi che ospitano elementari e medie, il progetto più significativo – che ovviamente non riguarda solo l’adeguamento sismico ma che è nato anche da questa esigenza – è l’abbattimento e la ricostruzione della Maroncelli , in via Orsini. L’intervento comporta anche la realizzazione di un auditorium da 200 posti, la palestra e l’area verde attorno. Solo per la scuola ci vorranno circa 8 milioni, la demolizione è prevista questa primavera, la ricostruzione sarà completata entro il 2027. "Gli altri lavori programmati, diretti alla sistemazione per l’antismica sono relativi alla scuola Tempesta della Cava e della Squadrani ai Romiti – dice Paola Casara, assessore comunale all’istruzione – . Il primo ammonta a 900 mila euro, è un secondo stralcio. L’altro progetto è di 3,5 milioni complessivi. I cantieri dovrebbero aprire entro il 2023 o l’anno prossimo".

Gran parte di tali interventi sono finanziati in tutto o in parte dal Pnrr. "Altri lavori che avevamo progettato slitteranno, come alla Manzoni , alla De Amicis e alla Querzoli , perché non sono stati ammessi ai contributi del Pnrr", continua l’assessore. Anche nel caso della Manzoni, in via Baccarini, l’idea è demolire e ricostruire ex novo e l’intento dell’amministrazione è di portare avanti comunque il progetto, anche con risorse proprie. "Il problema emerso in questi ultimi mesi – continua Casara – è il forte aumento dei costi di costruzione, per cui ci troviamo obbligati a fare delle scelte".

Le scuole superiori sono nell’orbita della Provincia. Nel 2021 l’adeguamento sismico ha interessato l’Istituto alberghiero Artusi di Forlimpopoli e l’anno scorso il Liceo artistico e musicale di Forlì. "In corso abbiamo l’importante intervento all’ ex Oliveti di via Buonarroti, da 6,7 milioni – aggiunge Ancarani –. Il nuovo complesso sarà pronto a fine 2023 e nei prossimi mesi, d’intesa con i dirigenti scolastici, sarà decisa la sua funzione a beneficio degli istituti cittadini".

Altri lavori, sempre per rendere adeguati alle scosse telluriche gli edifici che ospitano gli studenti, sono stati aggiudicati di recente o in fase di assegnazione. Per il Forlivese riguardano i solai dell’ Iti Marconi , in viale della Libertà, dove il cantiere aprirà ad aprile e resterà aperto un paio d’anni. L’investimento sarà di 1,3 milioni. Presto saranno affidati anche i lavori (dell’importo di 3,7 milioni) per le palestre del centro studi Allende, in via Aldo Moro, dove il cantiere sarà attivato entro quest’anno: comprende Liceo Scientifico e Itc Matteucci . "In totale, considerando anche il Cesenate, la Provincia ha destinato circa 33 milioni – conclude Ancarani – . Tutti gli interventi in corso hanno beneficiato dei fondi del Pnrr".