Tredozio (Forlì), 19 settembre 2023 – La notte è insonne per molti nel Palasport di Tredozio: qui, dove ha trovato ospitalità buona parte degli sfollati del piccolo comune appenninico all'indomani del sisma di 4.9 gradi Richter che alle 5.10 ha svegliato di soprassalto l'intero Appennino romagnolo, sono radunate alcune decine di persone.
Altre hanno preferito accasarsi momentaneamente da parenti e amici, ma la maggior parte ha scelto di dormire in auto: troppa la paura di nuove scosse. Nel cuore della notte il chiudersi di un portone fa per un istante vibrare le pareti dell'edificio: abbastanza perché alcune persone scoppino a urlare, precipitandosi lontano dal fabbricato. Ma era solo un semplice rumore, nulla più. Poi però la nuova scossa di questa mattina a Marradi è stata sentita bene: magnitudo 3.0, alle ore 05:40, a una profondità di 7.7 km. Lo sciame sismico di assestamento è continuo da ieri.
Fra i terremotati ci sono studenti che fanno i compiti fino a tarda notte, una bambina di pochi mesi insieme alla madre – “siamo riusciti a mettere in salvo il suo box, così può dormire tranquilla” – un anziano 98enne, abituato a vivere da solo, e che anche qui preferisce non chiedere aiuto a nessuno, ma anche famiglie, tre generazioni di tredoziesi improvvisamente senza casa.
Fra questi anche la sindaca Simona Vietina: “Abbiamo reagito con tutta la forza che avevamo alle frane arrivate dopo le alluvioni di maggio, ma questo è veramente troppo. I controlli hanno tracciato scenari terribili per il nostro comune: non voglio neppure pensare che possano avverarsi”.
Nel frattempo il piccolo paese appenninico è una città fantasma: il cuore del centro storico è un'unica grande zona rossa per via del rischio che la Torre civica, giudicata a rischio crollo, possa franare sulla piazza e sugli edifici circostanti, che sono stati evacuati. Dopo aver subito le conseguenze dell'alluvione, ora Tredozio deve fare i conti con la nuova emergenza.
Durante la notte il parroco Massimo Monti effettua un ulteriore sopralluogo nella Chiesa della Compagnia, al cui interno si sono spalancate grosse crepe, con importanti cadute di calcinacci (video). “Non so se potremo riaprire": la facciata sembra infatti in procinto di collassare.
Altrettanto grave la situazione nel plesso scolastico, che raduna elementari, medie e superiori: l'intero edificio è stato giudicato a rischio, con ripercussioni potenzialmente enormi sull'intera cittadinanza. La struttura pare avesse già dei problemi, ma ora è irrecuperabile a parere dei tecnici. I bambini da domani saranno sistemati in alcune tende provvisorie per poter seguire le lezioni, in attesa che arrivino dei prefabbricati. Anche il municipio è inagibile: "Abbiamo trovato un locale da adibire a sede comunale, in pratica sarebbe l'ex salone del ristorante del centro turistico Le Volte", ha detto Vietina.