Trasferito il primario di Sara: "Fatti oggettivi"

Ricevuta la relazione dell’inchiesta interna, l’Ausl di Trento ha spostato due medici. "In Ginecologia situazione critica"

Migration

Sara Pedri aveva scritto pochi giorni prima di scomparire parole come "ansia", "terrore", "progetti incivili". La 31enne ginecologa forlivese si lamentava di essere stata "rimbalzata da una mansione all’altra senza un perché". Dopo oltre quattro mesi, l’Ausl di Trento ha messo nero su bianco di aver raccolto una "corposa documentazione" da cui "emergono fatti oggettivi", che testimoniano "una situazione di reparto" definita "critica". Da questo, discende la mossa: da domani viene trasferito il primario di Ginecologia Saverio Tateo. Con lui, via anche "un altro dirigente medico". Una decisione necessaria, scrive l’Ausl di Trento, "per tutelare la serenità delle pazienti, degli operatori e a salvaguardia del buon funzionamento del reparto".

È un terremoto, quello innescato dalla scomparsa di Sara. Dai servizi in tv di ‘Chi l’ha visto?’, dalle parole delle colleghe e perfino dalle sue, come quando raccontava alla sorella Emanuela con un messaggio vocale di aver subìto "un pochino di mobbing". L’Ausl di Trento aveva tenuto una prima sommaria indagine, dalla quale – disse il direttore sanitario Antonio Ferro – "non sono emersi legami tra la scomparsa e la situazione lavorativa". Praticamente il contrario dei "fatti oggettivi" emersi ora. Ma il clamore ha reso necessaria una commissione d’inchiesta: 110 le persone sentite (benché 70 ostetriche pro Sara non siano state convocate). Poi sono arrivati gli ispettori dal ministero della Salute, un fatto senza precedenti per la sanità trentina, orgogliosa delle sue eccellenze. Ci sono state, in questo lasso di tempo, anche le dimissioni del direttore generale Pier Paolo Benetollo, che al momento la Provincia autonoma di Trento non ha accolto.

Premesso che il fascicolo aperto dalla procura di Trento è ancora senza ipotesi di reato né indagati, nelle ultime settimane è emerso come figura centrale il primario Saverio Tateo. Che è tornato dalle ferie quando l’indagine interna era ancora in corso e stavano per arrivare gli ispettori da Roma. Contro di lui si sono mosse cinque ex colleghe di Sara, che hanno denunciato all’Ausl la sua "incompatibilità ambientale". Le polemiche sul suo ritorno dalle ferie sono divampate anche in politica. Il rinnovo del suo contratto – la Provincia ha accusato l’Ausl di averla tenuta all’oscuro per settimane – è stata la causa delle dimissioni del manager Benetollo.

Tra i "fatti oggettivi" forse rientra un numero: dal 2019 a oggi, undici professionisti se ne sono andati dal reparto. "Tutti sapevano cosa succedeva lì dentro", è l’accusa della famiglia di Sara. Che si era rivolta al primario, nell’atto delle dimissioni, chiamandolo "sovrano illuminato". Cosa voleva dire Sara? Come si comportava Tateo in reparto? Il terremoto potrebbe non essere ancora finito.